venerdì, Marzo 29, 2024

La Polonia limita le restituzioni dell’Olocausto

La Polonia attirò l’ira del governo degli Stati Uniti e dei gruppi ebraici per un progetto di legge che avrebbe reso più difficile per i sopravvissuti all’Olocausto recuperare le proprietà sequestrate dai nazisti sul suolo polacco. Con queta legge di fatto la Polonia limita le restituzioni legate all’Olocausto.

In cosa consiste la legge con cui la Polonia limita le restituzioni alla comunità ebraica?

Il partito nazionalista Law & Justice ha respinto le richieste di risarcire i danni storici della seconda guerra mondiale iniziata con l’invasione della Germania. Non solo. Giovedì scorso ha approvato alla camera bassa una legge che stabilisce un limite di 30 anni per la restituzione. Il disegno di legge, che deve ancora essere approvato dal Senato, crea un grosso ostacolo per chiunque voglia chiedere la restituzione dei beni sottratti durante la seconda guerra mondiale dai nazisti. Beni che poi sono stati confiscati dal regime comunista che prese il potere nel dopoguerra.

Le reazioni degli USA

Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha affermato che la legge è “un passo nella direzione sbagliata“. Il portavoce Ned Price che ha esortato su Twitter il governo “a non portare avanti questa legislazione”. Ronald Lauder, presidente del World Jewish Congress, ha invitato il governo degli Stati Uniti a rivalutare le sue relazioni con la Polonia dopo l’approvazione del disegno di legge. “Questa legge è uno schiaffo in faccia a ciò che resta degli ebrei polacchi e dei sopravvissuti alla brutalità nazista ovunque“, ha detto Lauder. “Forse è giunto il momento di trattare la Polonia con la stessa considerazione che accorda agli ebrei polacchi e ai loro discendenti che cercano giustizia”. L’ambasciata israeliana a Varsavia ha denunciato il disegno di legge come “immorale” e ha affermato che l’emendamento proposto “renderà impossibile restituire le proprietà ebraiche o chiedere un risarcimento”.


Polonia – 75mo anniversario della liberazione del Campo di Gusen


La lunga storia negazionista polacca

La Polonia è l’unica nazione ex comunista senza una legislazione completa che affronti le richieste di proprietà nazionalizzate il secolo scorso. Law & Justice aveva già creato indignazione nel 2018 con una legge che criminalizza qualsiasi affermazione associ il paese alle responsabilità dell’omicidio di massa di ebrei durante la seconda guerra mondiale. L’Organizzazione Mondiale per la Restituzione Ebraica ha ripetutamente invitato il Paese ad affrontare le richieste di proprietà da parte dei cittadini statunitensi sopravvissuti all’Olocausto e delle loro famiglie. Il Congresso degli Stati Uniti nel 2020 ha obbligato il Dipartimento di Stato a monitorare i progressi nelle regole di restituzione polacche. Il presidente della Polonia Andrzej Duda ha respinto la richiesta di risarcimento come parte della sua campagna elettorale nel 2020. Alla domanda sulla risposta di Israele alla legge sulla restituzione, il primo ministro Mateusz Morawiecki ha detto venerdì a Bruxelles: “Finché sarò primo ministro, la Polonia non pagherà un dollaro, uno zloty o un euro per i crimini di guerra tedeschi“.

Sowmya Sofia Riccaboni
Sowmya Sofia Riccaboni
Blogger, giornalista scalza (senza tesserino), mamma di 3 figli. Guarda il mondo con i cinque sensi, trascura spesso la forma per dare sensazioni di realtà e di poter toccare le parole. Direttrice Editoriale dal 2009. Laureata in Scienze della Formazione.

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