Giornata, quella odierna, con emozioni contrastanti per la bellissima città di Napoli e tutti i suoi abitanti.
Se da un lato c’è la rabbia per l’amara eliminazione dalla Champions League, dall’altro c’è l’inquantificabile gioia per quanto avvenuto in Corea del Sud, sull’isola di Jeju, dove il Comitato di governo dell’Unesco con tanto di unanimità riconosce la pizza napoletana come patrimonio dell’umanità. Non ci sono stati dubbi da parte della commissione per l’unica candidatura italiana in gara.
Uno dei più popolari simboli di Napoli e di tutta l’Italia. Un’arte, quella dei pizzaiuoli napoletani, considerata vera e propria cultura. Una delizia per il palato che porta l’intero Paese ad essere estremamente orgoglioso del merito appena ricevuto. Quella della pizza, ha chiaramente espresso l’ONU, si tratta di un’arte fatta di gesti, esperienze, canzoni, gergo locale e conoscenze tradizionali.
E’ la prima volta che l’UNESCO riconosce come patrimonio dell’umanità un mestiere legato ad una delle più importanti produzioni alimentari di tutto il mondo. Un riconoscimento storico che arriva dopo anni e anni di intenso lavoro e che oggi premia ed elogia i pazzaiuoli napoletani che con la loro creatività hanno saputo trasformare elementi basici come l’acqua e la farina in un’invenzione di assoluto valore culturale e sociale.
Un business da circa 10 miliardi di euro che dà lavoro a più di 150mila addetti. Oltre 5 milioni le pizze sfornate ogni giorno in tutta Italia e quasi 70 mila le pizzerie presenti in tutto il territorio.
Già riconosciuta nel 2010 come ‘Specialità tradizionale garantita dall’Unione Europea’, ma mancava il premio più voluto, più ambito e più cercato di sempre. Sin da quando nel 2014 Alfonso Pecoraro Scanio, ministro dell’agricoltura, annunciò l’avvio della petizione per sostenere l’arte del pizzaiuolo napoletano come patrimonio di tutta l’umanità. Lo stesso, avrebbe infatti dato vita ad una raccolta di firme, riuscendone ad ottenere più di 2 milioni in oltre 100 Paesi. Impegno e determinazione che ha portato soddisfazioni di immenso spessore.
Per festeggiare il lieto avvenimento, giovedi 14 dicembre il Napoli Pizza Village, con la collaborazione di centinaia di pazzaiuoli, sarà felice di offrire pizza in abbondanza a chiunque volesse partecipare.
Ricordiamo, inoltre, che la pizza oltre ad essere la parola e l’alimento più conosciuto al mondo, è anche il settimo ‘tesoro’ d’Italia ad essere stato inserito all’interno della preziosissima e ambitissima Lista del Patrimonio dell’Unesco. Questa comprende la famosa ‘Opera dei pupi’ , il ‘Canto a tenore’ , la ‘Dieta Mediterranea’, l’Arte del violino a Cremona, le ‘Macchine a spalla per le processioni’ e la ‘Vite ad alberello di Pantelleria’.
A questi ‘patrimoni’ oggi si aggiuge finalmente una tanto attesa pizza : simbolo di felicità e di convivialità in ogni parte della terra.