La metamorfosi di Higuain, da protagonista a campione

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Uno degli attaccanti più forti della Serie A e del panorama calcistico mondiale è sicuramente Higuain, l’attaccante argentino cresciuto nel Real Madrid è stato portato ad alti livelli dal Napoli di Maurizio Sarri e la scorsa estate è passato alla Juventus per 90 milioni di euro scatenando l’ira dei tifosi azzurri; questo cambio di maglia ha portato cambiamenti al gioco e alle prestazioni del Pipita, facendolo diventare un giocatore più completo.

I numeri ci dicono qualcosa sulla sua evoluzione: nel Napoli l’attaccante aveva un ruolo più centrale e la squadra creava gioco per lui, ora si ritrova a vestire un ruolo meno esclusivo e deve aiutare la squadra nella fase difensiva o nella creazione di gioco. Da ciò si spiega il minor numero di gol rispetto alla passata stagione (nonostante ci siano ancora 3 partite di Serie A da giocare e due finali), inoltre il numero minore di partite giocate in campionato indica una gestione più normale del giocatore, e finalizzata al rendimento migliore del collettivo. Il nuovo ruolo da coautore ritagliato per lui da Allegri lo ha portato ad una maturazione maggiore che l’anno scorso è mancata a Napoli, oltre che un miglioramento della fase difensiva e del sacrificio che l’ha portato ad essere il miglior attaccante d’area di rigore del panorama italiano insieme a Belotti.

Poco importa il secondo posto nella classifica cannonieri o le 6 partite nelle quali è partito dalla panchina, quest’anno il nuovo Higuain è riuscito ad inserirsi alla perfezione nei meccanismi della squadra e adesso è atteso insieme ai suoi compagni a 5 finali nelle quali dovrà dimostrare di essere diventato, a 29 anni, un attaccante di razza.