La metafora nella sessualità umana

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La metafora nella sessualità umana trova un ampio utilizzo nella pratica terapeutica, con pazienti che hanno disagi e specifiche problematiche nella sessualità, sia a livello conscio che inconscio. In questo modo è possibile comprendere la natura, la soggettività e la psiche umana perché anche attraverso le metafore, oltre che attraverso la lettura e l’interpretazione di miti e simboli della sessualità, è possibile comprendere l’identità totale della persona, tra cui quella sessuale, nel più ampio ambito del benessere personale.

La metafora nella sessualità

La metafora nella sessualità umana trova un ampio utilizzo nella pratica terapeutica, con pazienti che hanno disagi e specifiche problematiche nella sessualità, sia a livello conscio che inconscio.

Etimologicamente ‘metafora’ fa riferimento ad una struttura che connette. Dal greco ‘meta’- ‘fero’ significa ‘portare oltre’, ‘portare al di là’. La parola designa un’operazione attiva di traslazione del significato dal proprio campo originario. Indica trasporto e ci chiediamo: di che cosa? Di informazioni. Dunque è struttura relazionale. In questo modo anche ciò che è sconosciuto o che appare indefinito, può essere concettualizzato nei termini di qualcosa di conosciuto o più concreto.

Il racconto di un demone e dei suoi demoni

Infatti, esistono immagini di metafora nella sessualità. Ad esempio, i grappoli d’uva possono rappresentare testicoli. Come un calice di vino può rappresentare il pube. Perché esiste la metafora sessuale? Gli esperti della sessualità affermano che termini come ‘glande’, ‘pene’, ‘vagina’, ‘clitoride’ non vengono utilizzati nell’intimità, per evitare di raggelare il desiderio anche dei partner più disinibiti. Così, anche tra la flora esistono metafore usate per ricondursi agli organi sessuali. Ad esempio, una pannocchia può corrispondere all’organo maschile, e una pianta grassa posta sul pube può rappresentare l’immagine di una vagina percepita dal maschio come dolorosa e spinosa, quindi ricondurre ad un problema della sessualità. L’orchidea, il giglio, i petali di rosa fanno riferimento all’organo sessuale femminile. Mentre tra la fauna, ad esempio, si utilizzano ostriche, vongole e conchiglie per riferimenti alla sessualità.

Metafore sessuali e lessico

“Fornitemi metafore, immagini, letteratura,
perché in verità, seriamente, letteralmente,
le mie sensazioni sono una nave con la chiglia in aria,
la mia immaginazione un ancora semisommersa,
la mia ansia un ramo spezzato,
e la trama dei miei nervi una rete che asciuga sulla spiaggia”.
(Fernando Pessoa)

In questi versi, si capisce come gli scenari della linguistica siano legati alla psiche. Quindi l’ansia è rappresentata dal ramo spezzato da cui non passa la linfa vitale.
Dunque, come le immagini anche il lessico ha un ruolo importante in riferimento ai genitali maschili e femminili. Tutto questo perché la metafora riveste un fascino erotico particolare. Circa i genitali maschili, la loro trattazione comprende oggetti come: arnese, attrezzo, ordigno, bastone, candela, chiave, manganello, pennello ed altri. E gli oggetti si dividono, a loro volta, in molte categorie. Ad esempio gli strumenti musicali, come il flauto e il piffero. I genitali femminili fanno riferimento a: boschetto, cicala, farfalla, topa, gnocca, patacca, buca.
La metafora del forno è ricorrente nella letteratura:
ben poco varrà vostra dimensione,
quand’i’ l’avrò il fornel ben riscaldato
(Dante)

La metafora sessuale nell’arte

Il giovane pittore Raffaello affermava che dipingere è un atto d’amore, sottolineando che dipingere è come fare l’amore. L’artista ama ciò che dipinge Ovvero la sua modella. Ma nel farlo ama anche la sua pittura. L’equazione è perfetta: dipingere qualcuno e farci l’amore. Dunque, fare l’amore con la tela, con la pittura: l’energia vitale del sesso è nell’arte del pittore, una metafora del suo potere creativo.

La metafora nella psicoterapia di coppia

Nella psicoterapia di coppia si può utilizzare la ‘coreografia di coppia’ di Papp Peggy.

La coreografia di coppia è uno strumento che riporta disagio e problemi nella sfera della sessualità. È organizzata in cinque fasi:

  • nella prima fase, alla coppia viene chiesto di chiudere gli occhi e di avere una fantasia sul proprio partner e di visualizzare una qualunque forma simbolica;
  • nella seconda fase a ciascuno viene chiesto di visualizzare se stessi con un’immagine che possa rendere bene l’idea di relazione e del rapporto che si vorrebbe col proprio partner;
  • nella terza fase, ai partner è richiesto di immaginare quali movimenti o modifiche ci possano essere tra le due forme o simboli visualizzati, tenendo presenti i problemi precedentemente descritti dalla coppia;
  • durante la quarta fase, alla coppia viene chiesto di mettere in atto e recitare le fantasie avute;
  • nell’ultima fase, il terapeuta chiede di evidenziare alcuni dettagli circa il tempo, il setting e lo stato d’animo.

Durante queste fasi consideriamo elementi, quali: il tema centrale attorno a cui si struttura, la percezione che ha un partner dell’altro, il tipo di interazione che si forma. Negli incontri di controllo successivi alla terapia di coppia, si osserva l’evoluzione della coppia. Si permette di vedere come la coppia si forma e si modifica nel tempo.

Conclusioni

La metafora nella sessualità diventa uno strumento terapeutico di condivisione dell’esperienza con i pazienti. Permette di favorire il miglioramento delle funzioni metacognitive e fare emergere lo stato problematico dell’aspetto sessuale. Rappresenta specchi che riflettono le immagini dell’individuo, della vita e delle relazioni con gli altri. In questo modo permettono di migliorare la comprensione di se stessi e di produrre alternative per un cambiamento costruttivo, proprio anche attraverso il loro utilizzo nella terapia. Il fine è ricondurre a soluzioni precedentemente trascurate e utilizzare il linguaggio figurato perché tende a sintetizzare e a unire i livelli di pensiero, sentimento e comportamento.

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