La marina russa molto attiva nel Mediterraneo

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L’attività molto intensa della marina russa che si è rivelata nel Mediterraneo orientale, ha provocato un allarme generale. I servizi segreti turchi, francesi e greci ma anche le basi inglesi a Cipro sono molto preoccupate.


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Per diverse ore al largo delle coste siriane c’è stata un’intensa attività della marina russa, che è aumentata in modo significativo. Attualmente ci sono almeno 9 unità corazzate di superficie russe, di cui 4 navi da guerra e 3 sottomarini.

All’estremità orientale del Mediterraneo, la Russia sta nel frattempo rinnovando la sua flotta del Mar Nero. Sta cercando di sfruttare il suo accesso al porto siriano di Tartus per aumentare il suo peso navale nel Mediterraneo.

La Russia vuole essere in grado di armare tutte le sue navi con il suo missile da crociera Kalibr. Questo missile ha colpito, in passato, un bersaglio lontano 2.000 chilometri. Il missile fu lanciato dal Mar Caspio alla Siria.

È un modo molto economico per costruire una proiezione di potenza. L’installazione del missile su navi a basso costo è il futuro.

La Russia sta guidando la tendenza facendo sì che con risorse minime si raggiungano massimi risultati. La Francia e l’Italia, così come la Grecia e la Turchia potrebbero seguirne l’esempio.

La Russia ha anche il missile supersonico antinave P-800 Oniks, che raggiunge i 400-600 chilometri – e non esiste un equivalente occidentale.


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La marina russa pronta a operare nel Mediterraneo Orientale

Un’attività simile si osserva oggi alla base aerea di Khmeimimim, così come nella provincia di Idlib. Ciò può solo indicare il lancio di un’operazione militare su larga scala, come precedentemente riportato dai media siriani.

A giudicare dal silenzio radio, le navi da guerra della marina russa si stanno preparando per le operazioni nel Mediterraneo orientale. Nello stesso lasso di tempo si ha notizia che le forze turche a Idlib e altrove sono alla ricerca di “rifugi”.

Per il movimento delle navi russe in alcune parti del Mediterraneo, gli esperti russi ritengono che dietro ci sia la preparazione di un’operazione militare speciale. Tale attività della flotta russa nella zona dove sono presenti navi da guerra francesi, greche e turche sono molto preoccupanti.


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Mobilitazione di truppe in Siria

Tra l’altro, ieri mattina un aereo da trasporto russo, è volato in Siria, per consegnare ulteriori armi. Questo dopo che è stata resa nota la mobilitazione delle forze della 4a Brigata motorizzata siriana. Brigata che verrà impegnata nelle zone al-Muzayrib, al-Yaduda, Tell-Shihab, Kharab al-Shahm, al-Fawar, Zayzun, al-Ajmi, nella parte occidentale della provincia di Daraa, nella provincia di Idlib, dove ieri si sono spostati centinaia di soldati turchi e 450 sistemi d’arma.

C’è da considerare anche l’omicidio di un generale di brigata russo che ha fatto arrabbiare il Cremlino, per il quale, secondo i media russi, la Turchia è in qualche modo coinvolta nell’assassinio.

I russi hanno un loro programma nella regione, e non vogliono la sovranità turca in gran parte del Mediterraneo. Questo perché perderrebbero “clienti” e rotte navali verso Suez che vogliono aprire.