giovedì, Aprile 18, 2024

La libertà di stampa a Gaza è letteralmente crollata

Sabato 15 maggio, alcuni aerei da guerra israeliani hanno distrutto un edificio a Gaza City sede dell’agenzia di stampa internazionale Associated Press, Al Jazeera e altri gruppi di media.

La libertà di stampa è sotto attacco?

Già il 13 maggio, Reporters Without Borders ha riportato che diversi reporters sono stati feriti a Gerusalemme. E 21 organi di stampa erano già stati distrutti a Gaza. RWB aveva già condannato l’uso sproporzionato della forza da parte di Israele contro i giornalisti. In nessun caso, questi dovrebbero essere trattati come parte delle forze armate. In ogni manuale di studi strategici si legge che quando si vuole fare una guerra il primo passo è annullare le comunicazioni nemiche. La distruzione del palazzo Al-Jaraa è una mossa della strategia del silenzio israeliana.

Perché è stato colpito il palazzo Al-Jaraa?

L’edificio di 13 piani è uno dei più antichi edifici di Gaza. Aveva un totale di 60 unità, inclusi uffici di società di media, studi legali e medici. Difatti oltre gli uffici di Al-Jazeera e Associated Press vi erano anche la Mayadeen Company per i servizi dei media, la stazione radio di Voice of Prisoners e il Doha Media Center. La giustificazione di Israele è stata che la struttura fosse sede dei terroristi di Hamas. E che l’organizzazione terroristica stesse operando all’interno dell’immobile usando i giornalisti come scudi umani. Ma a sostegno di queste informazioni l’esercito israeliano non ha fornito alcuna prova tangibile. Pruitt, infatti, ha dichiarato che: “non abbiamo avuto alcuna indicazione che Hamas fosse presente nell’edificio o fosse attivo nell’edificio.”


Conflitto Israele Gaza


L’avviso di sgombero

Ci sono due metodi affinché arrivi un avviso di evacuazione ad un edificio condannato ad esplodere. Uno, come avvenuto per l’Al-Jaraa tower, è il cosiddetto roof knocking (colpi sul tetto) un termine usato dalle Forze di Difesa Israeliane (IDF) per descrivere la pratica di far cadere dispositivi non esplosivi od a basso rendimento sui tetti delle case civili prese di mira nei territori palestinesi, come preavviso di imminenti bombardamenti per dare agli abitanti il ​​tempo di fuggire dall’attacco. L’altro metodo consiste nel chiamare il guardiano della struttura, il quale ha il compito di avvisare le persone all’interno e metterle in salvo. Pruitt, Seo di Associated Press ha detto, ieri, che i giornalisti avevano ricevuto il roof knocking e che il palazzo sarebbe stato colpito dalle forze militari israeliane entro un’ora.

L’attacco alla libertà di stampa

Pruitt, su Associated Press news, ha dichiarato che: “Il mondo saprà meno di ciò che sta accadendo a Gaza a causa di ciò che è accaduto oggi. Questo è uno sviluppo incredibilmente inquietante. Abbiamo evitato per un pelo una terribile perdita di vite umane. Una dozzina di giornalisti e liberi professionisti di AP erano all’interno dell’edificio e per fortuna siamo stati in grado di evacuarli in tempo.”

La reazione di Al-Jazeera

Anche Al-Jazeera, ieri, ha condannato con fermezza il bombardamento e la distruzione dei suoi uffici da parte delle forze armate israeliane a Gaza. L’emittente ritiene l’abbattimento della propria sede a Gaza come un atto evidente per impedire ai giornalisti di svolgere il loro sacro dovere di informare il mondo e riferire gli eventi sul terreno. Al Jazeera promette di perseguire ogni strada disponibile per ritenere il governo israeliano responsabile delle sue azioni. Il dottor Mostefa Souag, direttore generale ad interim di Al Jazeera Media Network, ha dichiarato: “Chiediamo alla comunità internazionale di condannare tali azioni barbare che prendono di mira i giornalisti e chiediamo un’azione internazionale immediata per ritenere Israele responsabile per il suo deliberato attacco ai giornalisti e alle istituzioni dei media “.


Israele contro la Turchia


Israele contro la libertà di stampa?

Secondo Soua: “Lo scopo di questo crimine atroce è mettere a tacere i media e nascondere la carneficina e la sofferenza indicibili della popolazione di Gaza. La distruzione degli uffici di Al-Jazeera e di altre organizzazioni mediatiche nella torre di Al-Jalaa a Gaza è una palese violazione dei diritti umani. Ed è internazionalmente considerato un crimine di guerra. Chiediamo a tutti i media e alle istituzioni per i diritti umani di denunciare questo crimine atroce e di stare con Al-Jazeera e altre organizzazioni dei media prese di mira dall’esercito israeliano, nonostante sappiano che da molti anni usiamo l’edificio come quartier generale.”

Il bilancio di morte

l bombardamento israeliano della Striscia di Gaza è entrato nel suo settimo giorno consecutivo con incursioni aeree all’inizio della domenica. Almeno 188 persone, tra cui 55 bambini e 33 donne, sono state uccise nella Striscia di Gaza da lunedì. Più di 1.200 altri sono rimasti feriti. Nella Cisgiordania occupata, le forze israeliane hanno ucciso almeno 13 palestinesi. Israele ha denunciato 10 morti, inclusi due bambini. Il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si è riunito oggi a per discutere la peggiore esplosione di violenza da anni tra Palestina e Israele. Netanyahu, oggi, ha detto che la campagna contro Gaza continuerà a piena forza. E che la fine dei combattenti a Gaza non è imminente, nonostante le mosse diplomatiche in corso per riportare la calma.

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