La Lamborghini si sta dando al sostenibile, portando avanti il suo processo di decarbonizzazione. Vediamo come.
La Lamborghini passa alla sostenibilità?
Un po’ tutte le case automobilistiche oggi si accostano all’espressione sostenibilità ambientale. Questo significa che ognuna di queste aziende deve necessariamente riformare profondamente sé stessa e le sue politiche produttive, così come le sue auto, che dovranno essere a emissioni zero.
Transizione ibrida ed elettrica in vista per Lamborghini
Un percorso già avviato
La Lamborghini, dunque, è una delle aziende maggiormente attente a questo processo. Il percorso verso la sostenibilità era partito già nel lontano 2009, quando il marchio aveva avviato diversi progetti e iniziative. A tal proposito, ha svelato cinque aneddoti sconosciuti fino a oggi, sempre sul tema della sostenibilità ambientale.
Querce e fotovoltaico
Il primo episodio riguarda il Parco Lamborghini di Sant’Agata Bolognese. Qui sono state piantumate 10.000 querce: nel corso degli anni, queste hanno accumulato circa 90 tonnellate di carbonio (l’equivalente di un assorbimento totale di 330 tonnellate di CO2). Il secondo episodio invece è degno di nota per l’impianto fotovoltaico, creato nel 2010 con una superficie di 14.600 mq. A oggi è il più grande fotovoltaico integrato al settore industriale dell’Emilia Romagna, e ha consentito di abbattere 2000 tonnellate di CO2 l’anno. Infine, con una potenza di 2,2 MW produce 2.500.000 kWh di energia elettrica l’anno.
Salvaguardia delle api
Il terzo punto riguarda una questione della massima importanza, cioè la salvaguardia delle api. Dal 2016 infatti la Lamborghini ha dato inizio ad un’attività di biomonitoraggio ambientale, con l’installazione di un apiario composto da 13 arnie. In totale parliamo dunque di 600.000 api, 120.000 delle quali in volo per il territorio. Ogni anno vengono prodotti qui 430 kg di miele, certificato a Marchio Lamborghini e donato ai dipendenti come regalo di Natale.
Materiali di scarto
Il quarto e ultimo aneddoto, infine, parla dei materiali di scarto. La casa automobilistica ha dato il via al recupero del 56% di tutti i rifiuti speciali prodotti: in tal modo ha potuto evitare che gli scarti fossero destinati alla discarica, o ad altri progetti di smaltimento. Parliamo poi dell’impianto di teleriscaldamento, capace di scaldare l’equivalente di 156 appartamenti da 100 mq in un anno. Un impianto simile è, in Italia, un’esclusiva di Lamborghini.
