venerdì, Marzo 29, 2024

La “guerra infinita” sta volgendo al termine? Avviata l’ultima fase

L’ultima fase per porre fine alla “guerra infinita” americana in Afghanistan è ufficialmente iniziata lo scorso sabato. Il ritiro completo delle truppe da Washington e dalla Nato dovrebbe essere completato entro la fine dell’estate. Il presidente degli Usa, Joe Biden, ha fissato il primo maggio come inizio ufficiale della partenza dei soldati rimasti nel Paese: tra i 2.500 e 3.500 americani e circa 7.000 dalla Nato.

La “guerra infinita” sta volgendo al termine?

L’esercito ha fatto l’inventario per decidere cosa spedire negli Usa, cosa consegnare alle forze di sicurezza afghane e cosa vendere come rottame nei mercati locali. Nelle ultime settimane, enormi aerei cargo C-17 hanno riportato gli equipaggi nel paese. Si stima che gli Usa abbiano speso più di 2 trilioni di dollari in Afghanistan negli ultimi due decenni, secondo il progetto Costs of War della Brown University, che documenta i costi nascosti dell’operazione militare statunitense.


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Un passo indietro

Da quando Biden ha annunciato a metà aprile che il ritiro sarebbe stato completato alla fine dell’estate, solo 60 militari hanno lasciato il Paese. Washington con gli alleati della Nato hanno invaso l’Afghanistan il 7 ottobre 2001 per cercare i membri di Al-Qaeda che hanno perpetrato gli attacchi terroristici dell’11 settembre. Due mesi dopo, i talebani erano stati sconfitti mentre i combattenti di Al-Qaeda e il loro leader, Osama bin Laden, erano in fuga.

L’annuncio del Presidente Usa

Nel suo annuncio, Biden ha osservato che la missione iniziale dell’operazione è stata compiuta un decennio fa, quando un commando Navy SEAL ha ucciso bin Laden nel suo nascondiglio nel vicino Pakistan. Al momento, né gli Usa né la Nato hanno ricevuto dai talebani la promessa di non attaccare le truppe durante il ritiro. In risposta alle domande, il portavoce del gruppo ribelle, Suhail Shaheen, ha detto che i talebani continuano a dare valore alla loro strategia.

Il gruppo continua ad accusare Washington di aver infranto l’accordo raggiunto con il predecessore di Biden, Donald Trump, più di un anno fa. Secondo quel documento, gli Usa hanno affermato che avrebbero rimosso tutte le loro truppe dal paese il 1 maggio. I colloqui di pace tra i talebani e il governo afghano, che facevano parte dell’accordo, si sono per questo motivo bloccati. Venerdì, un camion bomba ha ucciso 21 persone nella provincia orientale di Logar, per lo più poliziotti e studenti. La popolazione afghana ha pagato un prezzo molto alto dal 2001, con 47.245 civili uccisi, secondo il progetto Costs of War. Altri milioni sono sfollati interni o sono fuggiti in Pakistan, Iran o Europa.

Il dopo Usa

Si prevede che le forze di sicurezza afghane subiranno crescenti pressioni da parte dei talebani a seguito del ritiro se entro tale data non verrà raggiunto un accordo di pace. Hanno osservato gli osservatori afgani. Dall’inizio della guerra hanno subito pesanti perdite, con stime che vanno da 66.000 a 69.000 soldati afgani uccisi. L’esercito è stato disseminato di corruzione. Gli Stati Uniti e la NATO pagano 4 miliardi di dollari all’anno per il mantenimento della forza

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