giovedì, Aprile 18, 2024

La Germania e il no ai Coronabond

Questa è una delle sfide più difficili dove l’Europa è chiamata a rispondere dalla sua nascita.

La guerra non è solo contro il nemico invisibile, ma anche contro le conseguenze economiche che sta causando.

Ogni stato sta facendo il possibile per sopperire alle conseguenze della chiusura delle aziende e per riuscire a dare un po’ di respiro ai cittadini che sono costretti all’auto isolamento e a non lavorare, in aggiunta si stanno allestendo strutture per ospitare i contagiati per riuscire a salvare quante più vite sia possibile.

Il punto è, che  l’Europa si presenti come unica forza, cosa che fino ad oggi non si è mai vista.

Ancora una volta appare con delle crepe profonde ed ora pronta a sgretolarsi, vige la teoria del più forte tra gli stati membri. C’è chi prova a prevaricare sull’altro e secondo la teoria di qualcuno ci sarebbe anche chi vorrebbe approfittare di questo momento per mettere le mani sulle nostre risorse.

Quale occasione migliore di questa sarebbe stata utile  per dimostrare che esistono gli Stati Uniti d’Europa, ma tutto ciò  è sempre stata solo un’ utopia.

Era stato chiesto all’Europa un’emissione di debito congiunto tra i Paesi dell’Eurozona, degli eurobond in cui l’onere di ripagare il debito è suddiviso tra tutti i membri per far fronte alle spese legate alla gestione dell’emergenza.

Il presidente della Banca centrale europea, Christine Lagarde, ha chiesto ai ministri delle finanze dei Paesi che compongono l’Eurozona di prendere in seria considerazione lo strumento dei coronabond, per aiutare a combattere la pandemia di coronavirus. Perché i coronabond potrebbero far parte della soluzione, se progettati correttamente per tenere conto dei fondamentali finanziari, sia a breve che a lungo termine. Proprio come gli eurobond, questi sarebbero titoli di stato che andrebbero a creare debito nell’Eurozona nel suo complesso. La creazione di un mercato di eurobond standardizzato darebbe un forte impulso al piano di ripresa delle economie in difficoltà a causa del coronavirus.

La proposta però ha trovato una forte opposizione da parte dei paesi del nord Europa, la Germania in primis, è stata fautrice dell’opposizione di fatti sostiene a gran voce l’utilizzo del Mes che per l’Italia sarebbe un prezzo troppo alto da pagare in termini di austerity.

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