giovedì, Aprile 18, 2024

La geisha rischia di scomparire dopo l’epidemia

Da tempo il numero delle geisha sta nettamente diminuendo. Il virus ha reso ancora più complesso operare nel loro mestiere secolare. Numerose di queste sono rimaste senza lavoro, a causa dei distanziamenti sociali e della paura legata al virus.

La lotta delle geisha

“Quando sono venuto ad Akasaka c’erano più di 400 geishe, così tante che non riuscivo a ricordare i loro nomi. Ma i tempi sono cambiati.” Afferma Ikuko, una ex-geisha ora 80enne. Attualmente, in Alaska ci sono solo 20 geisha.

Dopo l’epidemia le spese si sono alzate e i conti sono diminuiti. Per questo motivo i clienti abituali sono meno propensi a passare del tempo nelle eleganti sale in compagnia delle geisha. Oltre alla diminuzione del 95% dei guadagni, nascono nuovi problemi, legati alle restrizioni.

Infatti, tra queste vige l’ordine di non toccare più le bevande e di non servirle ai clienti. Inoltre, le geisha dovranno stare a due metri di distanza con chiunque nella stanza. Come se non bastasse, l’obbligo della mascherina è molto complesso da adottare, considerando la loro parrucca elaborata. Per questo motivo molte di loro non lo fanno.

Ikuko, racconta l’arte del mestiere indossando il suo kimono nero di seta, modellato con iris. “Quando ti siedi vicino, puoi parlare con sentimento, la tua passione viene fuori. Quando sei a due metri di distanza, la conversazione si interrompe.”


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Gli artisti giapponesi in pericolo

La geisha non è l’unico mestiere ad essere in pericolo, specialmente in Giappone. Il Giappone infatti, conserva ancora molte delle professioni secolari che lo hanno sempre caratterizzato e che sono sempre resistite al tempo.

Tuttavia, molte di loro stanno scomparendo, soprattutto adesso. Tra queste troviamo le interpreti della “jiutamai”, un’antica danza femminile. Così anche per stilisti di parrucche e kimono, le quali si sono dette preoccupate per la fragilità delle loro mansioni di nicchia.

Un esempio di questo fenomeno è Mitsunaga Kanda, truccatrice di geisha e ballerini. La stessa ha affermato: “Ognuno dei miei eventi è stato cancellato.” Tokyo è nota per la sua massiccia presenza di geishe. Eppure, ora queste sono presenti solo in sei quartieri. Inoltre, aderiscono sempre meno a questa professione, sia per le ore di formazione, che per la sua rapida scomparsa.

Attualmente, la pressione più grande di questi artisti o professionisti, è quella di mantenere viva la cultura. Ognuna di queste professioni resiste da secoli, e non può essere un’epidemia a spazzarle via. Ikuko afferma che riusciranno a superare questo momento, ma sarà necessario metterci tutto il loro corpo e la loro anima.

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