venerdì, Aprile 19, 2024

La Gaiola: la leggenda di un’isola maledetta

La Gaiola è una delle più note isole dell’arcipelago campano e si specchia nel mare del Golfo di Napoli. Il Parco Sommerso di Gaiola al largo Posillipo inoltre ospita una villa sontuosa che ha visto come proprietari l’avvocato Gianni Agnelli, Paul Getty e Pasquale Grappone. La fama dell’area marina è legata non solo alla sua indescrivibile bellezza ma anche ad una storia sinistra di maledizioni e sfortune. Scontata la bellezza de La Gaiola e forse sorprendente il fascino “nero” che vi si trova. Infatti l’isola è legata a storie di maledizioni e sfortune.

La Gaiola: perché l’isola ha alle spalle una storia maledetta?

Anna Maria Ghedina, napoletana di adozione e esperta di fantasmi nonché autrice del libro Guida ai fantasmi d’Italia. Dove cercarli e trovarli ci ragguaglia rispetto alla storia sfortunata de La Gaiola. La scrittrice afferma: “La fama sinistra che pervade La Gaiola risale a epoche recenti e coinvolge i Brown, un nobile inglese e sua moglie. Mister Brown si innamorò follemente della cognata e chiese la separazione. Ne scaturì una tragedia: in una notte di vento forte la moglie, dopo una violenta lite con il consorte, prese la seggiovia per fuggire ma non arrivò mai a terra“. Anche il nobile perse la vita nello stesso incidente e, quando il cadavere fu recuperato, trovarono anche il corpo dell’amatissimo gatto. Da allora, chiunque dimori nella “Villa degli Spiriti”, è preda della cattiva sorte e dell’ombra del gatto.

La leggenda della donna senza volto

Altre narrazioni si tramandano di generazione in generazione su La Gaiola. Per esempio molto nota è la leggenda di una donna senza volto la cui apparizione coincide con il fragore del mare in tempesta. I pescatori dicono che il fantomatico volto sia quello della vittima di un naufragio risalente al 1911, quello della nave San Giorgio. “Tra i molti proprietari della villa che si sono avvicendati nel Novecento, dall’avvocato Gianni Agnelli a Paul Getty fino a Pasquale Grappone, fondatore della Lloyd Centauro, finito in galera per debiti, tutti hanno subito lutti, incidenti, perdite di denaro, rovesci di fortuna“, dice sempre la Ghedina.

 Altre leggende su La Gaiola

Che sia il mare limpidissimo, la vivace aria partenopea o i tramonti mozzafiato, La Gaiola è una gemma preziosa tutta italiana. Le leggende maledette che vivono sull’isola non sminuiscono la sua magnificenza anzi in un certo senso la rendono ancora più affascinante. Oltre alla narrazione “noir” ce ne sono di altre meno suggestive come quella del ricco cavaliere romano Publio Vedio Pollione. Questi costruì la sua “villa d’otium” che chiamò Pausilypon ovvero “luogo dove cessano gli affanni”. Sembra che amasse le murene, allevate in vasche scavate nel tufo, a cui dava in pasto i suoi schiavi. C’è poi la leggenda legata al sommo poeta Virgilio, appassionato di arti magiche, che qui preparava pozioni.


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