L’azienda tedesca di articoli sportivi Puma SE ha firmato una carta della diversità nel 2010 e l’anno scorso ha intervistato i suoi dipendenti sulla diversità e l’inclusione. Durante una recente conferenza a Berlino, il capo delle risorse umane Dietmar Knoess ha spiegato come l’azienda cerca di vivere la diversità.
La diversità in Puma
Diversità e inclusione non riguardano il spuntare una casella, ma l’uguaglianza, ha affermato Knoess proprio all’inizio del suo discorso al congresso del commercio al dettaglio a novembre. “Se lo fai, fallo con il cuore“, ha consigliato. “Se lo fai, per favore fallo con alta credibilità, perché lo vuoi. Altrimenti sembra sempre abbastanza artificioso.” Knoess mostra che l’impegno di Puma per la diversità risale a molto tempo fa e inizia la sua presentazione con un pezzo di storia aziendale: i fratelli Dassler e i padri fondatori di Puma hanno dotato l’atleta statunitense Jesse Owens di scarpe già dai Giochi Olimpici del 1936 a Monaco di Baviera.
Diversità nei numeri
In qualità di produttore di articoli sportivi, non è più sufficiente dimostrare gli sforzi per la diversità con atleti sponsorizzati e campagne pubblicitarie. Dipendenti e clienti chiedono sempre più che la forza lavoro e la cultura del lavoro riflettano anche la promessa di diversità e inclusione. Puma ha attualmente 18.000 dipendenti in tutto il mondo; un decimo lavora in Germania. Complessivamente il numero delle donne arriva al 50,6 per cento, il 30 per cento di quelle in posizioni dirigenziali. Circa i due terzi del mondo sono rappresentati nelle 158 nazionalità che lavorano in Puma; Nella sede centrale di Herzogenaurach, in Germania, lavorano solo 73 nazionalità. “Non si tratta di nazionalità in sé“, ha detto Knoess. “Si tratta di un atteggiamento, se sei disposto a lavorare in un ambiente di lavoro internazionale e se sei aperto alla diversità.” Una forza lavoro diversificata ha un effetto positivo anche sui profitti di un gruppo come Puma che vuole servire i mercati internazionali: il fatturato è aumentato negli ultimi anni, così come il numero di nazionalità rappresentate a Herzogenaurach e la percentuale di donne in posizioni dirigenziali, che Knoess ha dimostrato attraverso la grafica nella sua presentazione. La correlazione tra un team dirigenziale diversificato e le migliori prestazioni finanziarie è già stata suggerita da vari studi. Ad esempio, una ricerca della società di consulenza McKinsey ha mostrato che le aziende che hanno ottenuto buoni risultati sia in termini di redditività che di diversità hanno anche impiegato più donne in ruoli senior nei loro team di leadership. Allo stesso modo, la redditività si correla positivamente con la diversità etnica.
Donne in posizioni di comando
Gli studi hanno anche suggerito una correlazione tra un team di leadership diversificato e le migliori prestazioni finanziarie. Negli annunci di lavoro, è stato dimostrato che la lingua gioca un ruolo importante quando ci si rivolge a uomini o donne. Questo vale anche per le immagini. In alcune professioni in cui alcuni gruppi sono sottorappresentati, Puma esercita anche consapevolmente un’influenza. L’azienda non usa il suffisso (m/f/d) nei titoli degli annunci di lavoro, ma si basa invece su una dichiarazione che tutti sono i benvenuti. Con il chief sourcing officer Anne-Laure Descours, Puma ha una donna nel consiglio di amministrazione dal 2019. Ma il gruppo deve ancora fare di più a livelli di gestione inferiori poiché l’80% dei manager di Puma sono reclutati internamente. Ma Knoess è fiducioso perché la base è già uguale, cioè ci sono tante dipendenti donne quanti sono gli uomini. Anche il livello dei capi dipartimento sembra promettente con una quota del 42 percento, e da qui le donne possono salire.
I dipendenti dovrebbero essere se stessi
Puma ha definito anni fa un approccio strategico secondo il quale il Gruppo crede che la diversità favorisca la creatività e che il reclutamento globale dia accesso a competenze preziose. “Crediamo che i nostri dipendenti siano felici nella diversità“, ha affermato Knoess. È anche importante scrivere la tua strategia, come ha fatto Puma nel suo Codice Etico 2008, ha affermato il responsabile delle risorse umane. Quindi l’argomento deve essere presentato anche in occasione di eventi per guidare ulteriormente il processo di cambiamento. Per Puma, assumere tenendo conto della diversità significa che i dipendenti vengono assunti a livello internazionale, ma che dovrebbero anche sentirsi a proprio agio nelle rispettive sedi. Inizia con i reclutatori che capiscono il processo di visto e continua con il linguaggio. L’inglese è la lingua ufficiale dell’azienda; parlare tedesco non è così importante. Anche tra i direttori di negozio, l’azienda si assicura che i dipendenti parlino inglese, perché i capi area non devono necessariamente conoscere il tedesco.
Il cibo in Puma
Ultimo ma non meno importante, anche i dipendenti dovrebbero sentirsi bene con il cibo che mangiano: la mensa presso la sede centrale impiega da otto a nove nazionalità diverse e si occupa di soddisfare le diverse festività, ad esempio offrendo carne halal durante l’Eid. Inoltre, Puma incoraggia i dipendenti a essere autentici e a dire quello che pensano. “Per noi è importante che anche il privato venga a lavorare. Questo è l’unico modo per sentirsi a proprio agio nel proprio ambiente di lavoro”, crede Knoess. Infine, Knoess ha sottolineato che l’argomento può essere scomodo per il team delle risorse umane e che in realtà non si finisce mai quando si tratta di diversità e inclusione perché si tratta nientemeno che di fornire sempre pari opportunità. “La diversità è una discussione che non finirà mai, ma a un certo punto devi iniziare la conversazione”.
