sabato, Dicembre 9, 2023

La Corte dei Conti giudica irregolari le spese attuate dal M5S

Tante spese quelle attuate dal M5S, risalenti all’anno 2019 che, alla Corte dei Conti, non tornano. Negli acquisti per la cancelleria d’ufficio sono, infatti, presenti un bastone per farsi i selfie e, un’interfaccia per chitarra.

Quali spese la Corte dei Conti giudica irregolari?

Ciò che è stato valutato dalla Corte dei Conti, in merito al rendiconto presentato del 2019 dal M5S, è del tutto irregolare. Ebbene, si tratta di fatto di spese che, poco hanno a che fare con gli articoli di cancelleria, categoria, nella quale sono messi oggetti completamente differenti. Tra questi, troviamo un bastone per scattarsi i selfie da soli e, un’interfaccia per chitarra. Nel frattempo c’è già chi ironizza: “si preparavano a fare la serenata a Zingaretti per entrare in giunta.” Asserisce Fratelli D’Italia. I due fantomatici oggetti, nella fattispecie, furono comprati su un famoso sito di vendita online e, inseriti nel rimborso di cancelleria, per un totale di 54,99 euro. Ci riferiamo al gruppo consiliare della regione Lazio, del partito pentastellato.

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Le parole di difesa del M5S

Quando a giugno, la Corte dei Conti, ha giudicato tali spese irregolari, non si trattava solo del bastone e dell’interfaccia per chitarra. Assieme a questi, erano presenti, cavi, microfoni, due set di pile, tablet e pure auricolari per cellulare. Il movimento, si è difeso dicendo che quegli stessi acquisti, facevano parte di un lavoro svolto con professionalità, al fine della creazione di contenuti multimediali per l promozione politica del loro gruppo di appartenenza e la stessa diffusione. Tale giustificazione, non ha affatto convinto i giudici, che comunque hanno insistito sul “non comprendere” a che cosa possa servire e, di fatto cosa sia l’interfaccia Irig. E ancora, anche la spesa di 19,90 euro per il bastone selfie, non possa essere di certo utile, al fine descritto dai pentastellati. In aggiunta, anche una spesa di 2.847 euro per una consulenza in materia urbanistica. La Corte, asserisce che, anche questa non abbia senso di esistere. Dal momento che, la risorsa non risulti nemmeno un’esperta in materia. Ulteriore spesa giudicata irregolare.

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