martedì, Marzo 19, 2024

La Città Proibita: il cuore pulsante di Pechino

La Città Proibita è una maestosa opera architettonica. E’ uno di quei monumenti che tutti dovrebbe visitare una volta nella vita, un po’ come il Colosseo o la Grande Muraglia Cinese.

Ufficialmente chiamata “Museo del Palazzo” (Gugon) è la più splendida opera architettonica cinese nonché il cuore pulsante di Pechino, diventata patrimonio dell’UNESCO.

La Città Proibita

LA STORIA

La Città Proibita fu il palazzo imperiale di due dinastie Ming e Qing, completato nel 1420 e testimonia perfettamente la grandiosità della Cina imperiale

In 500 anni di impero si susseguirono 24 sovrani. Fino agli anni 20 l’accesso al palazzo era riservato alla corte e ai funzionari imperiali, ecco perché venne chiamata “Città Proibita “, dal 1949 tutto il complesso è stato aperto al pubblico.

LE MURA E LE PORTE 

La Città Proibita è costruita all’interno di possenti mura alte 7,9 metri e da un fossato di 6 metri di profondità. Le mura servivano sia come difesa e sia come sostegno agli altri palazzi.

Dall’esterno la parte più visibile sono le torri che congiungono le quattro mura. La particolarità di queste torri sono i tetti realizzati con 72 creste.

Su ogni lato delle mura troviamo una porta: 

  • a sud la “Porta Meridiana” 
  • A nord la “Porta del Valore Divino” che originariamente serviva da torre campanaria e da tamburo, e si affaccia sul parco Jingshan
  • A est e a ovest le porte sono chiamate “Porta gloriosa dell’est” e “Porta gloriosa dell’ovest”.

La Via imperiale che costituisce l’ingresso principale, è contrassegnato da un percorso in pietre che sviluppa l’asse centrale della Città Proibita e dell’antica città di Pechino. Questo percorso era strettamente riservato all’Imperatore, fatta eccezione per l’imperatrice nel giorno del suo matrimonio e degli studenti di successo dopo l’esame imperiale.

La Città Proibita è stata suddivisa in due parti: Il cortile interno e il cortile esterno.

Questi cortili sono caratterizzati da meravigliosi palazzi e giardini, dove chi ha la fortuna di passeggiarvi può allontanarsi con la fantasia agli anni dell’Impero.

Se la parte esterna era usata prevalentemente per scopi cerimoniali, la parte interna comprendeva la residenza dell’Imperatore e della sua famiglia ed era il luogo dove si svolgevano gli affari di stato.

IL CORTILE ESTERNO

Una vera e propria città nella città. Quasi tutti gli altri edifici erano al servizio di questo spazio.

Varcata la porta Meridiana ci trova subito davanti ad un’opera architettonica di rilievo: cinque ponti in marmo che simboleggiano le cinque virtù cardinali del confucianesimo attraversano il “Ruscello Dorato”, un corso d’acqua che scorre da ovest ad est in un letto che ricorda la cintura di giada indossata dagli ufficiali.

Attraversati questi ponti suggestivi troviamo la Porta della Suprema Armonia, ai cui lati troviamo i due famosi Leoni Cinesi messi a guardia degli ingressi. Il maschio lo si riconosce per avere una palla sotto la zampa mentre la femmina è rappresentata con un cucciolo. La sala della Suprema Armonia era una sala a doppia gronda alta 24 metri utilizzata in origine per ricevere i visitatori poi sotto la dinastia Qing fu usata per i banchetti.

Il maschio del Leone Cinese

Subito dopo questa porta si viene proiettati in un immenso piazza chiamata della Suprema Armonia. Sopra questa piazza sorgono tre livelli di terrazze lunghi i quali sonno posti i calderoni di bronzo che venivano riempiti d’acqua in caso d’incendio.

Sopra questi tre livelli sono stati costruiti tre palazzi in fila:

  • il Palazzo della Suprema Armonia, la più grande struttura i legno sopravvissuta in Cina. Questo imponente edificio era usato per le occasioni più importanti, come l’incoronazione dell’Imperatore. All’interno sotto un soffitto dai colori straordinari troviamo il trono ornato sovrastato da un soffitto dai colori straordinari.
  • Il Palazzo della Peretta Armonia un edificio più piccolo che accoglieva l’Imperatore prima delle cerimonie ufficiali
  • Alla fine troviamo la Porta della Purezza Celeste dalla quale si accede al cortile interno 

Ai due lati del cortile vi sono gli uffici della segreteria imperiale.

IL CORTILE INTERNO

A questo cortile si accede dalla Porta della Purezza Celeste, considerata la porta più antica del palazzo poiché secondo tradizione è l’unica a non essere mai stata bruciata. Ai lati si trovano le mura che segnano i confini dei cortili interno ed esterno  e su ciascun lato della porta troviamo gruppi di sale più piccole separate da stretti corridoi; quest’area un tempo era la residenza delle concubine e dei figli dell’Imperatore

Di fronte si ergono tre palazzi splendidi:

  • Il Palazzo della Purezza Celeste che ospitava le camere da letto imperiali. Interessante sapere che nel tardo periodo Qing il palazzo era usato per il ricevimento degli ufficiali e solo dopo il 1900 anche di quelli stranieri ai quali fino ad allora era vietato l’accesso al palazzo.
  • Il Palazzo dell’Unione usato dall’Imperatrice come sala del trono e per accogliere i sigilli di giada dell’autorità imperiale.
  • Il Palazzo della Tranquillità Terrestre, residenza delle imperatrici Ming.

Ho notato la ricercatezza nel conferire ad ogni Palazzo un nome quasi scenografico e sicuramente d’impatto, che nella cultura cinese troviamo spesso perché gli orientali sono soliti dare un significato specifico e spirituale dietro ad ogni nome.

I GIARDINI IMPERIALI

Il Giardino Imperiale dei Fiori è posto a nord dei tre palazzi interni, fatto allestire dall’Imperatore Yongle della dinastia Ming. E’ un’area simmetrica che comprende padiglioni, templi, sale e un giardino roccioso.

Al centro del giardino sorgono Il Palazzo della Pace Imperiale che originariamente era un tempio, e il Padiglione del Belvedere situato in cima alle rocce da cui si gode di uno splendido panorama.

PALAZZI OCCIDENTALI

Sul lato occidentale della Città Proibita troviamo molti edifici ancora chiusi al pubblico, ma le sale a ovest dei tre palazzi interni possono essere visitati. A sud un intrico di corridoi con alte mura si collega a un labirinto di piccole sale, un tempo residenza delle concubine imperiali.

Il più bello è il Palazzo dell’Eterna Primavera adornato da meravigliosi dipinti.

Il padiglione accessibile più a sud è il Palazzo dell’Educazione dello Spirito.

Ritornando verso la porta principale, la porta Meridiana, ci si può recare più a ovest ad un Palazzo aperto recentemente: il Palazzo del Valore Marziale che ospitava le tipografie e i censori, e che oggi contiene un modellino in miniatura dei principali palazzi.

PALAZZI ORIENTALI

Sul lato orientale del Cortile Interno troviamo i palazzi orientali, una serie di edifici e cortili più piccoli tutti vicini utilizzati come residenza dalle concubine imperiali 

Questi palazzi ora ospitano una bellissima Mostra di Orologi, e alcuni di questi vengono ancora caricati e messi in funzione ogni giorno alle 11 alle 14.

Accanto al Palazzo dell’astinenza nel lato est del Cortile Interno troviamo il Palazzo della Felicità Prolungata: una strana costruzione incompleta fatta di acciaio arrugginito e pietra lavorata, che doveva essere circondato dall’acqua e iniziato soltanto due anni prima della fine della dinastia Qing.

Più a sud-est troviamo il famoso Muro dei nove Draghi, lungo 31 metri composto da bellissime piastrelle smaltate dai colori brillanti. Non è un caso che vengano raffigurati i draghi, un elemento cardine nella cultura cinese. Il drago dai cinque artigli rappresenta il potere dell’Imperatore e poteva adornare solo i palazzi imperiali. Il drago cinese è un animale benevole che porta protezione e fortuna, per questo viene raffigurato sui muri o su rampe di marmo, e aveva ed ha ancora oggi un ruolo importante durante le festività come ad esempio il capodanno cinese.

Il bellissimo muro dei nove draghi

Inoltre per i cinesi i fantasmi viaggiano solo in linea retta e questo muro serviva a bloccare la via diretta a nord che attraversa la Porta della Supremazia Imperiale e la Porta della Pace e della Longevità, l’interno di questi palazzi è molto diverso da quello degli altri edifici vi prevalgono pannelli scuri e madreperla come quelli trovati nella sepoltura dell’imperatrice Cixi nelle tombe dei Qing orientali.

DINTORNI

Tutta la Città Proibita è circondata su tre lati dai giardini imperiali.

I più famosi sono il Parco Jing Shan, una collina artificiale realizzata usando la terra estratta durante gli scavi del fossato che circondava la Città Proibita e dalla quale si gode di un ottimo panorama; e il parco Bei Hai, dove i padiglioni e i templi fecero da sfondo alla vita degli imperatori cinesi per oltre mille anni.

Il fossato che circonda la Città

Dal 2005, la Città Imperiale e il Parco Bei Hai sono stati inclusi nella lista del Patrimonio dell’Umanità. 

La Città Proibita, per chiunque abbia la possibilità di visitarla, è uno luogo ricco di storia con un fascino senza tempo.

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