La caduta del muro di Berlino fu un evento in cui gioia e picconate, abbracci e idranti, sbarre che si alzano e fiumi di persone che sfociano nella libertà si fusero in un’unica grande e storica notte. Si tratta della notte della caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989, ormai 30 anni fa.
La caduta del muro di Berlino: le premesse
Il simbolo della fine della cortina di ferro, ovvero del mondo diviso in due blocchi atomici, e della riunificazione della Germania era stato preannunciato dalle fughe estive di tedeschi orientali attraverso Ungheria e Cecoslovacchia.
Il muro di Berlino in musica
Il muro di Berlino nei film
La caduta del muro di Berlino: l’annuncio
Quella notte cominciò poco prima delle 19 con la conferenza stampa del portavoce del governo della Ddr, Guenter Schabowski.
L’allora corrispondente dell’ANSA a Berlino est, Riccardo Ehrman, con una sua domanda ne innescò altre che poi portarono all’annuncio. In pratica, si poteva oltrepassare il Muro.
La diretta tv che inquadrava Ehrman seduto ai piedi del tavolone da cui parlava Schabowski spinse decine di migliaia di berlinesi dell’est verso i posti di frontiera fra le due parti della città. Le guardie, colte di sorpresa da un afflusso così massiccio, chiesero ordini su come comportarsi. Non avendo ricevuto, però, risposte immediate, alzarono le sbarre bianche e rosse permettendo a tutti di passare senza controlli. Una resistenza senza equipaggiamenti anti-sommossa era tecnicamente impossibile e sanguinosamente inutile.
La caduta del muro di Berlino: quella notte
Per tutta la notte ci fu solo festa per il flusso di tedeschi dell’est accolto dagli applausi di tanti concittadini dell’ovest. Ci si abbraccia, soprattutto fra parenti e amici costretti a vivere divisi per decenni. Ci sono giovani che vedono luoghi di cui avevano solo sentito parlare dai più anziani. Si stappano bottiglie, si accendono fiaccole, si sventolano bandiere della Germania.
Le immagini più scolpite nella mente collettiva sono quelle di ragazzi che si arrampicano sul Muro tirandosi su a vicenda, del piccone e dei martelli grandi e piccoli, dei primissimi ‘Mauerspechte’ (i ‘picchi del Muro’).
In tre giorni, due milioni di persone passarono il confine sancendo la fine di un mondo.
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