venerdì, Marzo 29, 2024

La Apple in soccorso dei cardiopatici

Un gruppo di ricercatori dell’università di Stanford, ha ricondotto la possibilità di utilizzare uno smartwatch per tutti quei paziente affetti da problematiche cardiovascolari. Sarebbe infatti possibile monitorare la salute dei soggetti a distanza.

Come può uno smartwatch aiutare la scienza?

Se è vero che una mela al giorno toglie il medico di torno, quella virtuale della Apple, correrebbe in soccorso di tutti quei soggetti affetti da malattie cardiovascolari. Innanzitutto il paziente dovrebbe dotarsi di un iPhone e, di un Apple Watch. Tali dispositivi comunicano quindi tra di loro e, si scambiando determinate informazioni. Secondo lo studio dei ricercatori, tale metodo, sarebbe altamente efficace nei pazienti con problematiche cardiovascolari. Vale a dire soggetti il cui movimento è altamente ridotto. Tramite questo, appunto, si potrebbero analizzare a distanza le informazioni necessarie raccolte dai marchingegni informatici. Un plauso quindi al colosso Apple per la precisione di raccolta dati. Da quanto è emerso dalle analisi fatte, l’Apple Watch avrebbe la capacità di monitorare la distanza percorsa con un’accuratezza tale, da essere paragonata ai test ospedalieri.



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La risorsa tecnologica in favore delle malattie

Lo studio, come riportato sulla rivista Plos One, è stato condotto su 110 pazienti in lista per trattamenti cardiaci o vascolari. Ai soggetti è stato chiesto di camminare per un arco di tempo, misurando la distanza percorsa. Ciò sia a casa che in ospedale, sempre mediante l’uso del dispositivo. Lo strumento ha analizzato con estrema efficacia i dati, calcolando la fragilità dei pazienti malati e quelli sani. Più difficile la valutazione sottoposta nella propria dimora, ma nonostante questo, il dispositivo ha eccelso in maniera perfetta. Si è quindi arrivati alla conclusione che, un tale aiuto, possa aiutare i pazienti affetti da queste malattie in modo repentino, accurato e mirato alle necessità della persona stessa. Stiamo parlando di uno di quei tanti (ormai) casi in cui tecnologia e scienza si fondono alla perfezione, a favore dell’individuo.

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