venerdì, Marzo 29, 2024

Kurt Cobain: la rockstar moriva 25 anni fa

Il cantante Kurt Cobain è scomparso esattamente 25 anni fa. E’ tuttora il simbolo del grunge degli anni ’90, camicia a quadri e voce graffiata e piena di dolore.

Kurt fonda i Nirvana nel 1987 con Krist Novoselic e nel 1991 esce il famosissimo Smells Like Teen Spirit. Chi di voi non ha consumato questo brano in adolescenza? I media musicali l’hanno definito “l’inno di una generazione”, ma secondo me è uno di quei brani che sconfigge il tempo e sopravviverà per sempre

Come Bob Dylan, è stato il portavoce di un’intera generazione, ma le sue canzoni continuano ad avere un’influenza sulle persone anche 30 anni dopo la loro composizione. Non ci sono dubbi che Kurt sia una delle rockstar più amate di sempre.

La rivista Rolling Stone lo considera il miglior artista degli anni novanta nonostante la sua breve vita. Lo ha anche inserito al 45esimo posto dei 100 migliori cantanti e al 73esimo posto dei 100 migliori chitarristi.

Insieme agli altri membri dei Nirvana è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame nel 2014.

La sua vita professionale e i Nirvanaerano nel periodo di massimo, ma la vita privata di Kurt era sempre più minata dalla depressione e dall’abuso di droga. Temeva anche una possibile strumentalizzazione della sua musica proprio a causa della loro fama.

Purtroppo il consumo di eroina iniziò ad aumentare. Come in tanti altri casi, la droga si trasformò in una maniera per fuggire dalle pressioni dei media e dai suoi dolori di stomaco. A causa di questi problemi cominciò a isolarsi dagli altri membri del gruppo e a litigare sempre di più con la moglie Courtney Love.

Il 30 gennaio 1994 avvenne la sua ultima sessione di registrazione in studio con Krist Novoselic, Dave Grohl e Pat Smear per registrare la canzone You Know You’re Right. Titolo che non rispecchia assolutamente la sua condizione.

I problemi peggioraroo. ll 18 marzo Courtney telefonò alla polizia temendo il suicidio del marito, che si era chiuso a chiave in una stanza armato di una pistola. Lo stesso mese accettò di sottoporsi a un programma di disintossicazione. Il ricovero durò poco e Kurt scappò qualche giorno dopo per dirigersi a Seattle. Il 3 aprile Courtney contattò un investigatore privato e lo incaricò di ritrovare il marito.

La mattina dell’8 aprile 1994 il corpo di Kurt venne trovato da un elettricista presso il garage nella sua casa sul lago Washington. Inizialmente l’uomo pensava che si fosse addormentato perchè non mostrava
segni di traumi.

La conferma arriva dalla Smith lettera di suicidio: un addio al mondo della musica piuttosto che a quello terreno. Un fucile venne trovato vicino al corpo deceduto e anche l’autopsia confermò successivamente la sua morte: si era suicidato sparandosi alla testa.

Gli esami tossicologici rilevarono inoltre un’altissima dose di eroina nel suo sangue. Kurt era morto con tutta probabilità nel pomeriggio di martedì 5 aprile 1994, esattamente 25 anni fa.

La lettera di suicidio era diretta all’amico immaginario della sua infanzia, “Boddah“. Kurt citò una canzone di Neil Young: Hey Hey, My My (Into the Black): “It’s better to burn out than to fade away” (“È meglio
bruciare in fretta che spegnersi lentamente”). E’ una delle sue frasi più celebri e tuttora condivise.

Nella lettera compare anche il nome di Freddie Mercury perchè Kurt invidiava particolarmente la sua passione per il lavoro e per il pubblico. Due geni della musica che se ne sono andati troppo in fretta.

Per una tragica coincidenza Kurt Cobain morì alla fatidica età di ventisette anni. Assieme a Jimi Hendrix, Janis Joplin, Jim Morrison e Amy Winehouse è entrato a far parte del cosiddetto “Club 27” degli artisti morti prematuramente

Il suo corpo fu cremato il 14 aprile, un terzo delle sue ceneri fu depositato nel tempio buddhista di New York, un terzo venne sparso nel fiume Wishkah e il resto rimase in possesso della moglie. Una manciata delle ceneri fu sparsa di fronte alla dimora della coppia al 171 Lake Washington Boulevard a Seattle e un’altra manciata fu sparsa a McLane Cree a Olympia.

Un personaggio controverso e trasformato in un mito a causa della sua morte, ma sicuramente amato dai suoi fan e dagli ascoltatori di musica in generale. Un rivoluzionario, un’icona senza tempo.

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