Il nuovo governo del Kosovo, guidato dall’esponente della Lega democratica del Kosovo (Ldk) Avdullah Hoti, si regge sui voti “da Belgrado” e non potrà mai rappresentare la volontà dei cittadini kosovari.
Lo ha dichiarato la presidente del parlamento di Pristina, Vjosa Osmani, rappresentante dell’Ldh che tuttavia si è smarcata dalla linea ufficiale del partito guidato da Isa Mustafa rimanendo favorevole alle elezioni anticipate prima della formazione di un nuovo esecutivo. La posizione della Osmani è quindi in linea con quella del leader del Movimento Vetevendosje, l’ex premier Albin Kurti, che oggi lascerà l’incarico alla nuova coalizione di governo guidata dagli ex alleati dell’Ldk.
“Un governo che si fonda sui voti della Lista serba, ovvero su Belgrado, i cui 61 voti sono stati garantiti dal presidente Hashim Thaci in violazione del suo ruolo costituzionale, non può mai rappresentare la volontà dei cittadini”, ha dichiarato la presidente del parlamento citata dal quotidiano “Telegrafi”. Nel nuovo esecutivo la Lista serba, partito che rappresenta la minoranza serba in Kosovo, guida due ministeri ed il suo leader Goran Rackic ha il ruolo di vicepremier.