venerdì, Aprile 19, 2024

Kolesnikova: l’oppositrice Bielorussa è in arresto

Maria Kolesnikova è una delle poche oppositrici rimaste in Bielorussia. In questi giorni si è parlato tanto di lei a causa della sua scomparsa di Lunedì mattina. La vicenda comincia ad essere più chiara.

La scomparsa di Kolesnikova

Lunedì mattina, alcuni testimoni l’hanno vista venir portata via da tre persone incappucciate. Tutto questo è successo a Minsk, la capitale della Bielorussia. Questo evento è avvenuto in un momento particolare, infatti il giorno prima, era il quarto fine settimana che i manifestanti protestavano contro il governo bielorusso. Si stima che c’erano circa 100.000 persone.

Inseguito, hanno cominciato a muoversi diverse ipotesi sulla sua scomparsa. Alcuni ritenevano che questa fosse stata arrestata mentre cercava di attraversare il confine con l’Ucraina e che si sia buttata fuori dal finestrino. Altri invece, ritengono che fosse stata costretta ad attraversare il confine, ma che dopo essere scesa dalla macchina, avesse strappato in due il suo passaporto per evitare di venir espatriata.

Quali sono le novità?

Mercoledì, l’avvocato di Kolesnikova ha detto di averla incontrata in un campo di detenzione a Minsk. La donna sarebbe infatti accusata di “tentato colpo di stato”.

Poco dopo è stato diffuso un comunicato dove la stessa minaccia il ruolo delle autorità bielorusse in questa vicenda. La polizia l’avrebbe infatti rapita e minacciata di morte. Inseguito, Kolesnikova chiede che venga fatta un’inchiesta sulla vicenda, rendendosi disponibile come testimone. La donna aggiunge che è pronta a indicare il nome di ogni agente e il ruolo che questo ha svolto nella terribile vicenda.

In questa dichiarazione, l’oppositrice ha descritto dettagliatamente tutti gli eventi che le sono accaduti tra il 7 e l’8 settembre. In primo luogo, è stata rapita e portata in una macchina a Minsk, in seguito, è stata costretta ad espatriare. Qui sono arrivate numerose accuse di morte, infatti la donna Kolesnikova riporta il fatto che “dovesse lasciare la Bielorussia, viva o a pezzi”. In seguito, è stata portata in due diversi luoghi di detenzione.

Il racconto dettagliato è intriso di minacce di morte, pressione psicologica, e tentativi di costringerla a lasciare il proprio paese.

Kolesnikova e il volto dell’opposizione

Ma perché sta succedendo tutto questo? Nonostante il caso della Kolesnikova abbia fatto molto scalpore, non è l’unico esponente dell’opposizione ad essere stato arrestato. Con lei vi erano infatti altri tre esponenti, che hanno potuto raccontare ai media dettagliatamente la scena.

La Bielorussia, a quanto pare, non vuole avere un’opposizione. Dopo le elezioni e la nuova vittoria di Lukashenko, il paese si è riempito di persone che volevano giustizia. Sono numerosi i paesi europei che sostengono la falsità delle elezioni svolte in Bielorussia.

Maria Kolesnikova, il 30 agosto, aveva annunciato di voler fondare un partito d’opposizione e una settimana dopo è stata misteriosamente rapita. Attualmente, rimane solo un volto simbolo dell’opposizione nel paese: Svetlana Alexievich. La donna è anmche vincitrice del Premio Nobel per la Letteratura del 2015.

La stessa ha raccontato che degli uomini incappucciati hanno cercato di entrare in casa sua. Diversi esponenti europei sono simbolicamente andati da lei, per difenderla con la loro presenza.

SourceIl Post

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