Le autorità di pubblica sicurezza dell’Ucraina stanno valutando due possibili ipotesi in merito allo scoppio degli incendi nella regione di Zhytomyr. Lo ha affermato il ministro dell’Interno Arsen Avakov, ripreso dall’agenzia di stampa “Unian”.
“Come prima ipotesi, gli incendi sarebbero potuti sorgere a causa del forte vento secco, che ha danneggiato i cavi dell’alta tensione. In ogni caso, ci sono alcuni fattori che ci danno ragione di pensare che il fuoco sia stato appiccato deliberatamente. Per questo motivo un gruppo di esperti del ministero dell’Interno, guidato dal mio consigliere Vladyslav Bukhariev, è oggi al lavoro nella regione di Zhytomyr.
Tutte le indagini sono ancora in corso”, ha detto Avakov. Anche l’eliminazione degli incendi nella zona di alienazione di Chernobyl sono ancora in corso, nonostante siano stati individuati tutti i focolai, ha detto il ministro. “La situazione è completamente sotto controllo. Inoltre, cercheremo di imparare qualcosa da questa situazione: ci saranno cambiamenti nel regolamento per le attività nelle aree protette, inclusa la zona di alienazione”, ha aggiunto Avakov.
Nei giorni scorsi l’Agenzia ucraina per la gestione della zona di esclusione di Chernobyl ha reso noto che non sono stati riscontrati elevati livelli di radioattività fra i vigili del fuoco impegnati nello spegnimento degli incendi in prossimità della zona di esclusione. In base ai test effettuati fino a sabato mattina su 658 persone, “non è stato evidenziato alcun eccesso di Cesio 137 sul corpo del personale” dei vigili del fuoco”, si legge in un rapporto dell’Agenzia statale. Oltre 700 persone fra i vigili del fuoco, unità del Servizio per le emergenze e volontari hanno finora lavorato per domare gli incendi scoppiati a partire dal 4 aprile nella regione settentrionale dell’Ucraina di Zhytomyr.
In precedenza il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha registrato un messaggio per i cittadini, nel quale ha sottolineato come non ci siano più incendi attivi nella zona di alienazione di Chernobyl e di conseguenza non sussistano pericoli per la centrale nucleare e altre infrastrutture critiche. In merito agli incendi nelle aree boschive limitrofe, il capo dello Stato ha rilevato come ogni giorno il Servizio per le emergenze statali abbia monitorato e fatto rapporto sulla situazione.
Secondo Zelensky sarebbero già stati arrestati i responsabili dell’incendio. “Chiedo ai cittadini di non entrare nel panico. Ci ricordiamo la lezione del 26 aprile 1986, e nessuno vi nasconderà la verità”, ha concluso Zelensky, rilevando come a livello di radiazioni la situazione sia sotto controllo, anche a Kiev e nella regione circostante
