venerdì, Aprile 19, 2024

Kenya e scuola: abbandono precoce

É Allarmante lo studio sull’abbandono della scuola in Kenya condotto dalla Dott.ssa Caroline Sabina Wekullo ricercatrice dell’Università Scienze e tecnologia Masinde Muliro del Kenya. Il dato emerso indica che in un Paese dove è carente l’attenzione sociale, psicologica e finanziaria nei confronti del mondo dell’infanzia è inevitabile che i numeri parlino di un forte aumento dell’abbandono scolastico. La domanda è: come fare per trattenerli a scuola e puntare sul loro futuro per una vita migliore?

Qual è il trend negativo tra Kenya e scuola?

In Kenya nelle scuole primarie solo il 58% finisce tutte le classi e la percentale diminuisce man mano che si avanza con le secondarie. Era il 2003 quando il governo kenyota introducendo le scuole primarie gratuite per tutti si prefissò che in 12 anni l’accesso alla scuola sarebbe stato gratuito in tutti i gradi di istruzione. Sono state abolite, in Kenya, le tasse scolastiche e operato per consentire a tutti senza discriminazione l’accesso e il completamento. Eppure non si capisce come impedire l’abbandono. Questo è un nodo cruciale per il futuro del Paese. Chi saranno gli adulti di domani e che istruzione avranno? Saranno in grado di portare avanti una Nazione, una economia e gestire una società?


Sudafrica, morto a 72 anni il re degli zulu Goodwill Zwelithini


Kenia e scuola: quale futuro?

Lo studio della dott.ssa Wekullo evidenzia che sono tanti i fattori che possono determinare l’abbandono. Tra questi il retaggio familiare, culturale, problemi economici, ambientali o qualitativi dell’ istruzione. Inoltre questi fattori cambiano e si incastrano tra di loro in base alle regioni, alle famiglie, al livello di istruzione, al tipo di istituto e alle caratteristiche personali degli studenti.

Lo studio della dott.ssa Wekullo

Lo studio della ricercatrice si è basato sui dati dell’African Population and Healt Research Center. Sono stati esaminati 12.385 soggetti in età compresa tra i 5 e i 20 anni, in 5 città diverse a diversi livelli d’istruzione. Nei dati erano inclusi le storie scolastiche e familiari dei soggetti in esame, così come le tipologie di istituti e il coinvolgimento familiare alla vita scolastica dei ragazzi. I fattori che portavano all’abbandono emersi dallo studio sono stati: essere un ragazzo di età 15 anni o poco più grande, frequentare una scuola pubblica, lavorare dopo la scuola, la difficoltà della distanza e del trasporto per recarsi a scuola, provenire da una famiglia povera.

Il fattore decisivo : la famiglia!

Il fattore più importante era l’istruzione della famiglia di provenienza, più era basso più era presente l’abbandono. Quando poi la povertà della famiglia è associata al grado basso d’istruzione non ci sono più speranze. Per quanto siano state tolte le tasse scolastiche il costo del trasporto, la merenda, la divisa, possono pesare enormemente su una famiglia povera che ha più figli.

Kenya e scuola: l’esito dello studio

É chiaro che educatori e governo debbano applicare delle misure cercando di ovviare a tutte quelle miriadi di situazioni che ostacolano la persistenza scolastica. Dice la dottoressa Wikullo in merito alla sua ricerca:«Ho scoperto che nessun singolo fattore può spiegare completamente la persistenza degli studenti. Quindi è importante adottare un approccio integrato per mantenere piu bambini a scuola. É necessario intervenire anche nei primi anni di scuola». Sarà necessario che educatori, istituzioni e servizi possano cooperare per formare le basi di sostegno per la scolarizzazione, perchè in un paese i bambini sono il futuro.

Cate Madapple
Cate Madapple
"Scientia potentia est: sapere è potere" è questo il mantra del giornalista che ad ogni nuovo giorno sa di sapere un po' di più.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles