Rilancio dell’Unione del Maghreb, collaborazione economica e finanziaria, e sostegno nel campo della sicurezza: sono questi i temi affrontati durante la visita di ieri del presidente tunisino Kaïs Saïed a Tripoli, dove ha incontrato il primo ministro libico, Abdel Hamid Dbeibah, e il presidente del Consiglio presidenziale, Mohamed el-Menfi.
Kaïs Saïed a Tripoli: momento storico?
Sicuramente un momento storico, se consideriamo che il capo di Stato tunisino è stato il primo leader straniero ad aver incontrato le autorità libiche dopo la nomina dei giorni scorsi. La chiacchierate sono state interessanti: il primo punto affrontato è quello relativo al rientro in Tunisia di alcune famiglie jihadiste. Tripoli ha annunciato l’espulsione di un gruppo di donne e bambini di nazionalità tunisine, in quanto sospettati di essere jihadisti. Alcuni partiti politici hanno chiesto che la nazionalità sia verificata con maggiore attenzione.
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Un passo indietro
Torniamo a circa 10 anni fa, quando la Tunisia era un partner economico chiave della Libia. Ora il commercio tra i due paesi è sceso a meno di 363 milioni di dollari, nel 2010 si contavano circa 1,2 miliardi di dollari, secondo l’agenzia di stampa statale tunisina. Il viaggio di Saïed mira a mostrare il sostegno della Tunisia al processo democratico della Libia, verso una maggiore stabilità e prosperità.
Il rilancio dell’Unione del Maghreb arabo
Infine si è discusso anche del rilancio dell’Unione del Maghreb arabo. L’organizzazione è stata creata nel 1989, e riunisce i Paesi del Nord Africa. Saïed vorrebbe bloccare la politica marocchina di “normalizzazione” con Israele (alla quale Saïed è contrario). Sul fronte economico, il presidente della Tunisia ha proposto un piano comune di investimenti per facilitare il commercio e i trasferimenti finanziari. La crisi in Libia sarebbe costata circa un quarto della crescita tunisina tra il 2011 e il 2015.