John Roberts, presidente della Corte Suprema statunitense, ha chiesto nel suo rapporto di fine anno una maggiore indipendenza per la magistratura. Nei casi da lui citati nella relazione vi sono anche quelli di alcuni giudici citati dal Wall Street Journal per degli errori etici. La richiesta di una maggiore indipendenza della magistratura come “ramo di governo separato e coeguale” arriva all’inizio di un anno che si prevede essere particolarmente movimentato per la Corte Suprema.
Cosa chiede John Roberts nel suo rapporto di fine anno?
Il presidente della Corte Suprema statunitense John Roberts ha chiesto, nel suo rapporto di fine anno, l’indipendenza della magistratura. Nel suo rapporto annuale sulla magistratura federale, ha affermato che il sistema giudiziario ha il fondamentale dovere di mantenere la fiducia con il pubblico. “Il potere della magistratura di gestire i propri affari interni isola i tribunali da un’influenza politica inappropriata ed è fondamentale per preservare la fiducia del pubblico nel suo lavoro come ramo di governo separato e coeguale”. È quanto si legge nel documento scritto da Roberts.
I casi citati da Roberts
La questione della magistratura indipendente è stata ripresa più volte da Roberts. Il presidente della Corte Suprema ha considerato le storie riportate sul Wall Street Journal di giudici federali che si sono occupati di casi di società in cui le loro famiglie o loro stessi possedevano azioni. Nel rapporto, Roberts ha segnalato la presenza di relativamente pochi errori etici in tali casistiche. Ritiene tuttavia che la magistratura federale debba considerare seriamente analoghe questioni.
“Per la maggior parte dei giudici coinvolti, il Journal ha riportato uno o due errori dell’arco di nove anni. Questo tipo di violazioni isolate probabilmente ha comportato sviste non intenzionali in cui le procedure di controllo del conflitto del giudice non sono riuscite a rivelare il conflitto finanziario”. È quanto si legge nel rapporto. Roberts continua dicendo che ci si aspetta che “i giudici aderiscano agli standard più elevati” e ha ribadito che quei giudici “hanno violato una regola etica”.
Sarà un anno impegnativo per la Corte Suprema
Le parole di Roberts arrivano mentre la Corte si trova ad affrontare un 2022 movimentato, con al centro la sentenza chiave sui diritti dell’aborto.
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