sabato, Aprile 20, 2024

Jane Austen, la signora della narrativa britannica

Oggi ricorre l’anniversario della morte di Jane Austen, una delle autrici più rappresentative del neoclassicismo letterario britannico.

Jane nasce il 16 dicembre 1775 a Steventon, piccolo centro dello Hampshire, nel sud dell’Inghilterra. Il padre George è un pastore anglicano e la madre è Cassandra Leigh. Jane è la penultima di otto figli ed è particolarmente affezionata alla sorella Cassandra, con la quale intrattiene una fitta corrispondenza di cui resta una minima parte.

Secondo l’usanza dell’epoca, Jane trascorre il primo anno di vita insieme a una balia. L’ambiente in cui la piccola cresce è vivace e fervido. L’educazione di Jane è curata dal padre, che si preoccupa di farle imparare il francese e le basi della lingua italiana e nutre la cultura della giovane grazie a una biblioteca che annovera circa cinquecento volumi.

Nel 1783 Jane e Cassandra si recano a Oxford e quindi a Southampton per perfezionare la loro istruzione. Dal 1785 al 1786 le sorelle Austen frequentano la Abbey School di Reading e rientrano a casa nel dicembre di quell’anno.

Tra il 1787 e il 1793 Jane scrive gli Juvenilia, tre raccolte dallo spirito umoristico e gotico, di racconti, poesie, primi tentativi di romanzi e parodie che imitano la letteratura dell’epoca e sono scritti come divertissement per allietare la cerchia dei conoscenti. Ad eccezione di Edgar ed Emma, tutti i componimenti sono dedicati ad amici e parenti. Il più noto tra gli Juvenilia è Amore e amicizia, parodia dei racconti romantici strutturata in forma epistolare.

Nel dicembre del 1795, Jane conosce Thomas Langlois Lefoy, nipote di alcuni vicini di Steventon, dal quale si sente attratta. La famiglia del giovane non ritiene la figlia di George Austen adeguata socialmente per il rampollo e nel gennaio del 1796 Thomas viene allontanato dal villaggio. Il ragazzo dipende economicamente dal prozio che si interessa dei suoi studi per avviarlo all’attività legale; per questo motivo il matrimonio non verrà mai celebrato.

Nel 1795 Jane scrive un romanzo epistolare, Lady Susan, e inizia la stesura del suo primo romanzo, Elinor e Marianne, che è la bozza di Ragione e sentimento. L’anno successivo mette mano alla seconda fatica letteraria, Prime impressioni, poi riveduto come Orgoglio e pregiudizio, portato a termine nell’agosto del 1797.

Colpito dal talento della figlia, il reverendo Austen contatta un editore e gli propone la pubblicazione di Prime impressioni ma riceve un rifiuto. Tra il 1797 e il 1798 Jane rielabora Elinor e Marianne, da cui elimina lo stile epistolare; lo avvicina così alla stesura definitiva di Ragione e sentimento. Subito dopo, ella intraprende la composizione di un nuovo romanzo, L’abbazia di Northanger, concepita come una satira del romanzo gotico.

Nel dicembre del 1800 George decide di lasciare Steventon e si trasferisce a Bath con la famiglia. Qui l’uomo muore nel 1805 lasciando la moglie e le figlie Jane e Cassandra in precarie condizioni economiche. Nel 1806 le tre donne si trasferiscono a Southampton dal fratello Frank e nel 1809 a Chawton, presso un cottage messo loro a disposizione dall’altro fratello Edward.

Nel 1812 Jane inizia a scrivere Mansfield Park, terminato e pubblicato nel 1814. Frattanto, nel gennaio del 1813 l’editore Egerton pubblica Orgoglio e pregiudizio, accolto con favore dal pubblico. Nel 1814 la Austen inizia la stesura di Emma, l’ultimo suo romanzo dato alle stampe in vita. L’estremo e più maturo lavoro, Persuasione, è pubblicato postumo nel 1817 insieme a L’abbazia di Northanger.

Nel 1816 Jane di ammala gravemente. Si pensa che abbia contratto la malattia di Addison, a quel tempo incurabile. Nel 1817 la sorella Cassandra la accompagna a Winchester, alla ricerca di una cura adeguata ma lì Jane muore il 18 luglio 1817.

I suoi romanzi vennero pubblicati in forma anonima, con indicazioni quali by a lady o by the author of Sense and Sensibility. Solo con la pubblicazione delle opere postume, il fratello Henry rivelò al pubblico il nome dell’autrice.

Jane Austen rimase legata alla famiglia per tutta la vita e non si sposò mai, come la prediletta sorella Cassandra.

La poetica di Jane Austen

Anche se Jane vive nel pieno infuriare delle guerre napoleoniche, nei suoi romanzi non ne fa mai menzione. Gli eventi bellici fanno da sfondo agli eventi e ai personaggi che più le stanno a cuore: le cerchie ristrette della campagna inglese, le storie d’amore e la vita di ogni giorno. Con ironia e sagacia dipinge i tipi umani che popolano la provincia. Il cuore pulsante di ogni romanzo è l’universo femminile, anche se la penna arguta della Austen non risparmia nemmeno le proprie eroine, di cui mette in risalto pregi e difetti in modo inesorabile. Le donne, secondo la morale dell’epoca, devono possedere virtù come la moderazione e il buon senso che hanno la meglio sull’istinto e la passione.

Jane Austen immortala anche la vita quotidiana: le abitudini, i rituali, le classi sociali sono essenziale materia narrativa. I caratteri dei personaggi sono plasmati dai luoghi; così la modesta campagna si contrappone alla corrotta città e ai suoi costumi, contro cui sono rivolti gli strali dell’autrice. La felicità può essere raggiunta solo vincendo la grettezza dei ricchi e la bramosia dei nobili.

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