Le delegazioni di Italia e Qatar si sono incontrate di nuovo il 20 dicembre scorso. Da diversi anni i due Paesi hanno intavolato una serie di accordi per una collaborazione sempre più serrata, fino al vertice decisivo di Doha del maggio 2019. Ora le delegazioni sono pronte a coglierne i frutti, firmando un memorandum d’intesa sul Dialogo Strategico. Ma in cosa consiste? E quali ripercussioni avrà per il nostro Paese?
Italia e Qatar: cos’è successo in visita?
Italia e Qatar tornano a incontrarsi. Stavolta lo scenario è quello di Doha dove il Ministro degli Esteri Luigi di Maio si è recato in via ufficiale il 20 dicembre. La visita di due giorni è servita a firmare un memorandum d’intesa noto come Dialogo Strategico. Nella prima giornata il ministro italiano ha incontrato il suo omologo, lo sceicco Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani. Poi ha presieduto alla Tavola Rotonda incentrata sulla Green Economy assieme al Ministro dei Trasporti e delle comunicazioni del Qatar, Jassim Bin Saif Al Sulaiti. Al termine dell’incontro, il parlamentare 5 stelle ha tenuto colloqui con il premier del Qatar e il Ministro dell’Interno. Infine, ha incontrato anche il vice emiro Sheikh Abdullah Bin Hamad Al-Thani, il Presidente della Qatar Foundation for Development, Education & Research, Sheikh Moza bint Nasser e il segretario generale del Supreme Committee for Delivery & Legacy, Hassan Al-Thawadi. Ecco i motivi della visita.
Italia e Qatar: cos’è il Dialogo Strategico?
Durante il vertice bilaterale i Ministri degli Esteri italiano e qatariota hanno discusso le relazioni di cooperazione e gli ultimi aggiornamenti regionali di comune interesse, specialmente la questione libica. A riportarlo è l’agenzia di stampa Qna citata da Nova. Il quotidiano locale ha specificato che i delegati hanno firmato “un memorandum d’intesa relativo al dialogo strategico fra il ministero degli Esteri dello Stato del Qatar e il ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale dell’Italia“. A margine dell’incontro, Al Thani ha dichiarato che l’accordo “mira al rafforzamento delle relazioni politiche e diplomatiche e allo sviluppo dei legami bilaterali“. Soprattutto, ha spiegato, “nell’ambito di investimenti, commercio, energia, agricoltura e sicurezza alimentare, turismo, cooperazione negli affari culturali, istruzione, scienza e tecnologia, salute, sport e gioventù”.
Italia e Qatar: una relazione serrata
Ormai il Qatar è diventato il partner strategico più importante per l’Italia. Prima la cooperazione in campo navale con la costituzione della flotta qatarota da Fincantieri e Marina Militare. Ora in campo terrestre con le esercitazioni del piano siglato a Roma lo scorso 21 dicembre. In più, i grossi investimenti del Qatar in Italia hanno portato a diversi accordi. Come quello del 16 giugno 2016 sulla cooperazione nell’industria della difesa navale come parte dell’Accordo bilaterale sulla cooperazione per la difesa del 2010. E quello sulla collaborazione congiunta per la reciproca difesa del 2 agosto 2017 tra l’allora Ministro degli Esteri, Angelino Alfano, e dallo sceicco Mohammed bin Abdul Rahman Al Thani. Il piano prevedeva la vendita di navi da guerra dall’Italia al Qatar per un valore di 5 miliardi di euro.
La visita qatariota
L’incontro di dicembre è stato solo l’ultimo di una serie di visite ravvicinate tra i due Paesi. A settembre era toccato al nostro Paese ospitare la delegazione del Comandante delle Forze Terrestri del Qatar. In particolare, il 10 settembre è stato l’ultimo giorno di visita per il Generale Maggiore Saeed Hesayen Mohammed Al-Khayarin, Comandante delle Forze Terrestri del Qatar. Nell’occasione l’Alto Ufficiale aveva firmato un importante accordo di cooperazione nel settore della difesa con il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il Generale di Corpo d’Armata Salvatore Farina. Il patto è seguito agli Italy-Qatar Army Staff Talks del maggio 2019 a Doha. Vediamo di cosa si tratta.
Il Technical Arrangement
In particolare, alla cerimonia militare nel piazzale di Palazzo Esercito è seguito un vertice bilaterale sul piano strategico militare italiano all’anno 2030. Al termine è stato siglato il Technical Arrangement riguardante la cooperazione nei settori dell’istruzione e addestramento militari. Più precisamente, il programma stabilisce norme generali sulla formazione del personale militare nel settore legale, finanziario, logistico, amministrativo e di sicurezza. L’accordo prevede anche lo svolgimento di operazioni formative sul territorio qatariota con l’obiettivo è sviluppare le capacità di combattimento e risposta di fanteria, cavalleria e artiglieria delle Qatari Emiri Land Forces.
La visita di Lorenzo Guerini
Il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini, si era recato a Doha il 10 e 11 novembre scorsi. L’occasione era valsa l’incontro con il vice primo ministro e ministro di Stato per la Difesa del Qatar, Khalid bin Mohamed al-Attiyah, per siglare un accordo di cooperazione tra l’Aeronautica Militare del Qatar e l’Aeronautica Militare Italiana. Il focus sarebbe stato il programma di addestramento del personale militare del Qatar, suggellato nel maggio 2019. Durante il soggiorno a Doha, Guerini ha anche incontrato l’emiro dello Stato del Qatar, Sua Altezza lo Sceicco Tamim bin Hamad Al-Thani, e lo sceicco Khalid bin Khalifa al-Thani. Il Ministro si è dichiarato soddisfatto della visita e non ha escluso nuovi progetti di cooperazione industriale per il futuro.
Di cosa s’è parlato?
L’agenda comprendeva la questione della crisi libica, i negoziati di pace intra-afghani e la generale situazione nel Golfo Persico. Infine i due rappresentanti si sono concentrati sulla cyber security dato che il Qatar intende rafforzare i suoi sistemi di sicurezza, soprattutto finanziaria. A guisa dell’incontro è stato siglato anche l’Accordo di Cooperazione sulla Formazione dei Piloti tra le due aeronautiche. Poi il Ministro italiano ha dichiarato: “Sono qui per rinnovare il nostro impegno nell’approfondire la nostra continua cooperazione“. E ha aggiunto che: “Nel quadro del rapporto Doha-Roma, l’industria italiana della difesa gioca un ruolo rilevante, poiché è impegnata in progetti di altissimo livello e valore tecnologico“.
Italia e Qatar: una partnership conveniente?
Purtroppo, la risposta è no. E non solo perché il Qatar sostiene la politica espansionistica promossa dal Presidente turco Erdogan. Come riporta l’agenzia di stampa Anadolu, infatti, la Turchia sta rafforzando la propria posizione nello scacchiere del Mediterraneo e mediorientale anche attraverso la produzione di aeromobili da guerra. Ma anche perché nel 2011 il Qatar aveva inviato (e invia) migliaia di mercenari e terroristi siriani nei territori libici e finanziandone il trasporto, col risultato di destabilizzare ancor di più il Paese. Perciò il sostegno dell’Italia appare fuori luogo, anzi. Contrasta con i rapporti intrattenuti con l’Egitto, il maggior detrattore delle mire politiche della Turchia. E quindi del Qatar. Inoltre la partnership è problematica anche per la partecipazione qatariota alla Fratellanza musulmana.
Il sostegno del Qatar alla Fratellanza musulmana
Non solo il Paese sostiene la Fratellanza musulmana. Ma uno dei suoi leader spirituali è del Qatar. Si tratta di Yusuf Qaradawi, che in passato ha ripetutamente incoraggiato il jihad in Siria contro Assad. Inoltre, in Qatar operava uno dei personaggi di spicco del terrorismo orientale, Mohammed Mahmoud Ben Dardaf. Anche se ucciso nel 2019, Dardaf apparteneva al gruppo jihadista Ansar al-Sharia ed era ricercato dal governo libico per l’attentato al consolato statunitense di Bengasi del settembre del 2012. Nell’attacco aveva perso la vita l’ambasciatore statunitense Chris Stevens.
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