sabato, Dicembre 9, 2023

Israele: i cittadini arabo israeliani ad un bivio

I cittadini arabo israeliani costituiscono il 20% della popolazione di Israele. Nelle ultime elezioni hanno conquistato 15 seggi, un segno che il loro peso politico sta crescendo. Tuttavia persistono divari economici significativi tra arabi israeliani ed ebrei. Inoltre le comunità arabe israeliane sono state le più colpite durante la pandemia di coronavirus. In che modo Israele sta cercando di colmare queste diversità economiche e sociali?

Israele: i cittadini arabo israeliani sono trattati come quelli ebrei?

I cittadini arabi di Israele costituiscono circa il 20% della popolazione israeliana e negli ultimi anni hanno aumentato il loro peso politico. Tuttavia, continuano a persistere divari economici significativi tra arabi israeliani e ebrei. Inoltre le comunità arabe israeliane sono state colpite molto duramente dalla pandemia di coronavirus. In che modo Israele sta cercando di colmare questi divari economici e sociali? Nasreen Haddad Haj-Yahya, direttore del Programma di relazioni arabo-ebraiche presso l’Israel Democracy Institute, e il giornalista della JTA Ben Sales hanno cerato di rispondere a questa domanda.

C’è distinzione tra arabi israeliani ed ebrei

Haddad Haj-Yahya ha affermato c’è ancora una netta distinzione tra arabi israeliani ed ebrei. Circa il 90% degli arabi vive in città e villaggi esclusivamente arabi. Le città non sono realmente miste: arabi ed ebrei vivono in quartieri diversi, i loro figli frequentano scuole separate gestite da sistemi educativi diversi. Il direttore dell’Israel Democracy Institute poi afferma che le relazioni arabo-israeliane sono sempre più complicate. Gli arabi diffidano del governo, che ha trascurato e discriminato i suoi cittadini arabi. Quando si tratta della popolazione ebraica, il 75% crede che le decisioni sulla sicurezza nazionale dovrebbero essere prese solo dagli ebrei, e la maggioranza crede che gli arabi non dovrebbero essere partner nel processo decisionale anche su questioni economiche.

Haddad Haj-Yahya aggiunge che l’unica buona notizia è quando si parla di relazioni interpersonali. Sottolinea che dagli studi dell’Israel Democracy Institute si evidenzia che quando arabi ed ebrei condividono i luoghi di lavoro, si formano vere amicizie tra colleghi.

Si intravede un miglioramento tra i legami arabi-ebrei

Haddad Haj-Yahya afferma anche che non vi è uguaglianza tra arabi e ebrei, ma si intravede qualche miglioramento. Dice: “Non c’è area in cui abbiamo gli stessi diritti: non negli alloggi, nel sistema educativo, né nella forza lavoro. Ma abbiamo visto progressi molto positivi. Non siamo dove eravamo dieci anni fa. Nel sistema di istruzione superiore, vedi un numero crescente di arabi che studiano nelle università israeliane. Ci sono più medici arabi che lavorano negli ospedali israeliani”. Alla fine parla delle imminenti elezioni e dice che gli arabi non supportano Netanyahu. Afferma: “Non possiamo dimenticare il ruolo dominante di Netanyahu nel promuovere leggi antidemocratiche nell’ultimo decennio e le riforme politiche che hanno danneggiato la minoranza araba. Oggi stiamo cercando una leadership ebraica che dirà: se vogliamo fare davvero la differenza in Israele, abbiamo bisogno del sostegno arabo”. 

Haddad Haj-Yahya conclude dicendo: “Sono molto ottimista. Credo che possiamo lavorare insieme per spingere lo Stato di Israele ad essere una vera democrazia per tutti i suoi cittadini”.


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