giovedì, Aprile 25, 2024

Israele: Europa si volta di nuovo dall’altra parte

Continua l’escalation tra Israele e Palestina. Il conflitto in Israele è una questione aperta da ormai 70 anni e ancora una volta sembra che il mondo Occidentale, in particolare l’Europa, abbia deciso di voltarsi dall’altra parte. Per porre fine agli scontri bisognerebbe fare progressi sullo stato di diritto dei palestinesi. Tuttavia l’Europa di oggi sembra essere la stessa che permise a Hitler di sterminare gli ebrei.

Israele-Palestina: una nuova escalation

Era dal 2014 che non accadeva un’escalation come quella vista negli ultimi giorni tra Israele e Palestina. La nuova fiammata di violenze avviene in un momento estremamente precario per la politica israeliana. Dopo quattro elezioni in due anni, il premier israeliano Benjamin Netanyahu non è ancora riuscito a formare un governo. I rivali di Netanyahu sembrano determinati ad un’alleanza per cercare di spodestarlo. Inoltre il Premier deve anche fronteggiare le accuse di corruzione. Tuttavia questa nuovo conflitto tra Israele e Hamas potrebbe capovolgere la situazione, riportando Netanyahu in gioco come premier ad interim di un governo d’emergenza.

Il silenzio della comunità internazionale

In questi ultimi giorni tra Israele e Gaza piovono razzi, ma nonostante questo sembra che l’Occidente, in particolare l’Europa abbia di nuovo scelto di voltarsi dall’altra parte. Il caso della Palestina è molto complicato. Si tratta infatti di una questione irrisolta da ormai 70 anni. Le violazioni dei diritti umani della popolazione palestinese che si consumano ogni giorno preparano il terreno a nuove guerre. La comunità internazionale oltre a blande dichiarazioni di condanna per ora sembra non muovere un dito.

Il silenzio dei Paesi che hanno recentemente normalizzato i rapporti con Israele mette in luce la vulnerabilità degli Accordi di Abramo. I Paesi arabi che hanno accettato di normalizzare i rapporti con Israele hanno spiegato che tale decisone è stata presa per avanzare la causa palestinese. Ora, invece, sembra che la situazione in cui ci troviamo oggi è anche in parte a causa di quella decisone presa senza chiedere in cambio reali progressi sullo stato di diritto dei palestinesi.

Israele: l’Europa si volta ancora una volta dall’altra parte?

Per porre fine agli scontri occorre quindi fare progressi sullo stato di diritto dei palestinesi. Bisogna quindi porre fine all’occupazione ed opporsi alle politiche razziste e colonialiste di cui Israele si rende protagonista. Ma l’Europa si volta di nuovo dall’altra parte, d’altronde ci troviamo davanti ad una Europa come quella di un’ottantina di anni fa, che permise a Hitler l’effettuazione dello sterminio degli ebrei, avallato e coadiuvato dai fascisti di vario tipo, oggi in genere schierati al fianco di Netanyahu.


Conflitto Israele-Hamas: continuano gli scontri

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