Paura in Israele, dove si sono registrate due esplosioni a Gerusalemme. Le esplosioni hanno causato almeno un morto e 18 feriti. Crescono le tensioni israelo-palestinesi.
Due esplosioni a Gerusalemme, Israele
Cresce la tensione in Israele. Questa mattina si sono registrate due esplosioni a Gerusalemme. Una delle esplosioni è avvenuta nei pressi di una fermata dell’autobus ai margini della città, una zona dove si accalcano molti pendolari. La seconda esplosione è invece avvenuta a Ramot, un quartiere a nord della città. Secondo quanto riferito dalla polizia, almeno una persona è morta e 18 sono rimaste ferite. Le cause delle esplosioni non sono state ancora determinate, ma la polizia israeliana ha affermato che quella vicino alla stazione centrale degli autobus sembra essere stata causata da una bomba collocata in una borsa vicino all’autobus. La polizia ha riferito che sta trattando le due esplosioni come un attacco congiunto coordinato. Ha inoltre detto che sospetta che si tratta di un attacco palestinese. Hamas ha elogiato gli autori degli attacchi, definendola un’operazione eroica, ma si è fermato prima di rivendicare la responsabilità.
Crescono le tensioni israelo-palestinesi
Le due esplosioni sono avvenute mentre le tensioni israelo-palestinesi sono altre. Negi ultimi mesi, Israele e Palestina si sono accusati a vicenda di alimentare le tensioni. Israele ha compiuto numerosi raid nella Cisgiordania occupata in risposta ai crescenti attacchi terroristici palestinesi che, negli ultimi tempi, hanno ucciso 19 persone. Più di 130 palestinesi sono stati uccisi quest’anno nei combattimenti israelo-palestinesi in Cisgiordania e a Gerusalemme est, rendendo il 2022 l’anno più mortale dal 2006. Almeno 25 persone sono state uccise anche dalla parte israeliana.
Nelle ultime settimane, le tensioni sono cresciute dopo che nelle elezioni in Israele ha vinto la destra grazie al boom dei consensi dell’estrema destra. Itamar Ben-Gvir, un parlamentare di estrema destra che ha chiesto la pena di morte per gli aggressori palestinesi, è destinato a diventare il ministro responsabile della polizia nel nuovo governo israeliano. Dopo gli attacchi ha affermato: “È ora di prendere una linea dura contro i terroristi, è ora di fare ordine”.
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