Simon Harris diventerà il nuovo primo ministro dell’Irlanda. Harris prenderà il posto di Leo Varadkar, che nei giorni scorsi si è dimesso a sorpresa per motivi personali e politici. Le dimissioni di Varadkar sono arrivare a pochi giorni dalla bocciatura del referendum dell’8 marzo, promosso dal governo per modernizzare la costituzione del 1937 modificando alcuni riferimenti alle donne e alla famiglia. Il governo è stato accusato di aver preparato male il terreno al referendum, fallito nonostante il sostegno di gran parte della classe politica.
Simon Harris diventerà primo ministro dell’Irlanda
Simon Harris ha assunto la guida del partito di centrodestra Fine Gael, al potere in Irlanda, aprendo la strada alla sua elezione a primo ministro. Attualmente ministro dell’Istruzione superiore e della formazione in Irlanda, Harris è stato l’unico candidato ad offrirsi per assumere la guida del partito dopo le dimissioni a sorpresa di Leo Varadkar. Harris ha affermato di essere pronto a “farsi avanti e servire il partito e il Paese”, mentre Varadkar ha negato le teorie del complotto sulle sue dimissioni.
Harris, 37 anni, è pronto a fare la storia come il taoiseach più giovane d’Irlanda. Ha promesso un “reset” del partito e la lotta al populismo. “Questo è il momento di resettare il Fine Gael”, ha detto Harris. “Sotto la mia guida, Fine Gael è sinonimo di sostegno alle imprese, in particolare alle piccole imprese. Fine Gael è sinonimo di sostegno all’azienda agricola di famiglia. Fine Gael è sinonimo di legge e ordine, dalla parte di An Garda Siochána (polizia), dove le nostre strade sono sicure e il crimine non può mai rimanere incontrollato”, ha aggiunto. Harris ha poi detto che questo è il momento per il Fine Gael di riconnettersi con la gente. “Voglio che questo partito combatta contro il populismo e la polarizzazione deliberata”, ha detto. Harris ha anche detto che il Fine Gael è un partito orgogliosamente europeista e ha condannato l’invasione russa dell’Ucraina e ha chiesto un cessate il fuoco a Gaza. Harris è stato Ministro della Sanità dal 2016 alla metà del 2020. In seguito è stato ministro della giustizia e ministro dell’istruzione superiore e della scienza.
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