Caos e tumulti nella città di Bassora, in Iraq. Un manifestante è stato ucciso dopo che un proiettile l’ha colpito in testa durante il corteo. Al momento non si sa ancora chi è il responsabile di una morte che sta mettendo a dura prova il governo di Mustafa al-Kadhimi. Il primo ministro è giunto al potere lo scorso 7 maggio ma già sta affrontando numerosi problemi.
La notizia giunge dopo che un altro manifestante ed ex membro delle forze armate, Ghazi Abu Muhammad, aveva perso la vita per mano di alcuni agenti ignoti. Muhammad era impegnato a manifestare a Baghdad, ad un un anno dalle note proteste di Piazza Tahrir, che videro proprio l’ex brigadiere del Ministero dell’Interno essere impegnato nell’organizzazione della manifestazione.
Per quale motivo a Bassora gli iraqueni manifestavano?
Le manifestazioni antigovernative orma perdurano da circa un anno. L’instabilità politica e l’incapacità dei governanti di affrontare la crisi, sta provocando una voragine intestina al popolo. Denaro, lavoro e salute. Sono questi i pilastri su cui si fondano i cortei dei cittadini, che nemmeno dopo l’elezione di Kadhimi hanno cessato le loro azioni. In occasione della visita del primo ministro ad un centro petrolifero di Bassora, la polizia ha smantellato alcuni sit-in dei manifestanti in Piazza Bahriya, i quali avevano manifestato per tre giorni.
Il ministero dell’Interno nega l’intervento delle proprie forze di sicurezza
Il ministero degli Interni iracheno ha confermato la morte dell’attivista. Ma ha affermato in una dichiarazione che a nessuna forza di sicurezza irachena era stato permesso di usare armi contro i manifestanti e che stava indagando sull’incidente.
I numeri delle proteste in Iraq
Più di 500 persone sono state uccise durante le proteste iniziate nell’ottobre 2019 a Baghdad e nelle parti meridionali del paese. Molti di loro erano manifestanti uccisi dalle forze di sicurezza irachene.
