giovedì, Aprile 25, 2024

Iran, la Francia invita Teheran al dialogo

Questa mattina l’agenzia di stampa britannica Reuters ha riportato la notizia secondo cui, in Iran, la tv di stato avrebbe confermato il secco rifiuto da parte delle autorità di Teheran, a partecipare ai colloqui internazionali, che la Francia ha organizzato.

L’argomento centrale di questi colloqui, come si può ben immaginare, è il programma nucleare dell’Iran, insieme ai suoi programmi per la creazione di missili balistici.

La reazione di Teheran alla proposta francese non si è fatta attendere, infatti il presidente Rohany ha dichiarato che non intende negoziare l’accordo siglato nel 2015.

L’altro ieri, il presidente francese Macron aveva dichiarato insieme a Washington, che avrebbe fatto tutti gli sforzi possibili affinchè l’Iran non porti a termine i suoi programmi nucleari e missilistici.

Alcune fonti vicine al ministero degli esteri iraniano hanno riferito che l’accordo del 2015, dal quale Trump si è ritirato l’anno scorso, è l’unico possibile.

A rafforzare la posizione delle autorità iraniane è intervenuto il portavoce del ministero degli esteri Abbas Mousavi, il quale ha dichiarato: ” parlare di questioni che esorbitano dall’accordo, mette in luce la mancanza di fiducia che c’è tra le parti che l’hanno firmato”.

La Francia e gli altri Paesi che hanno siglato l’accordo sul nucleare hanno intenzione di salvaguardarlo, tuttavia le aziende di tali Paesi, si sono adeguate alla politica americana, che non intende cedere sulla questione sanzioni.

In Iran la tv di stato ha riportato il dicorso del portavoce Mousavi, il quale ha dichiarato: ” Gli europei, fino ad adesso, hanno fallito nel loro impegno a rispettare l’accordo e a proteggere gli interessi iraniani dopo il ritiro illegale degli Stati Uniti”.

La replica di Trump non si è fatta attendere, infatti il presidente Trump ha dichiarato che l’Iran cadrà sotto le pressioni delle sanzioni che sono state imposte, e ciononostante ha ribadito la sua disponibilità a svolgere dei colloqui con il leader iraniano.

Il portavoce iraniano Mousavi sembra scettico di fronte all’apertura americana al dialogo, infatti egli ha affermato che: “la falsità delle dihiarazioni del presidente americano Donald Trump sulla volontà di negoziare con l’Iran è stata dimostrata dopo appena una settimana”.

La replica di Mousavi è giunta dopo le nuove sanzioni americane che hanno colpito la più grande azienda petrolchimica iraniana. Egli ha soggiunto, inoltre, che: “tutti i paesi hanno la responsabilità di reagire contro una violazione così chiara del diritto internazionale”.

Intanto, una notizia riportata dall’agenzia Reuters riferisce che il primo ministro giapponese Shinzo Abe, si recherà in visita in Iran la prossima settimana, allo scopo di alleggerire la tensione tra Iran e Stati Uniti, visto i buoni rapporti tra il primo ministro giapponese e l’alleato americano.

Se il Giappone, pur non figurando tra i firmatari dell’accordo sul nucleare, ha deciso di fare il suo ingresso nella questione iraniana, è perchè esso ha interesse a stabilizzare il Medio Oriente, e soprattutto a distendere le relazioni tra Iran e Stati Uniti, poichè esso importa dall’Iran la maggioranza del suo fabbisogno petrolifero.

Se l’America persisterà nel suo atteggiamento, dunque, il Giappone dovrà sospendere l’acquisto del greggio iraniano, ciò, ovviamente, non rientra negli interessi giapponesi.

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