giovedì, Marzo 28, 2024

Iran: scoppiano le proteste contro la carenza d’acqua

In Iran scoppiano nuove proteste contro la carenza d’acqua. Questa volta teatro delle proteste è la città di Isfahan, a sud di Teheran. Durante le proteste si sono verificati numerosi scontri tra la polizia e i manifestanti. Le autorità iraniane hanno accusato i manifestanti di aver distrutto un oleodotto e tre cisterne che hanno causato l’interruzione delle forniture di acqua potabile.

Perché in Iran scoppiano nuove proteste?

In Iran tornano le proteste contro la carenza d’acqua. Già nel luglio scorso il Paese era stato teatro di proteste contro la carenza d’acqua e l’interruzione di acqua potabile. La crisi aveva colpito prevalentemente la provincia sud-occidentale del Khuzestan. In questa regione la crisi aveva colpito le famiglie, devastato l’agricoltura e provocato numerosi blackout. Ora, la crisi si è spostata nella città di Isfahan, a sud di Teheran.  Anche qui numerose persone sono scese in piazza per protestare. Secondo quanto riferito dalla polizia, quasi 3 mila persone hanno preso parte alle proteste a Isfahan. La polizia ha anche riferito che 67 persone sono state arrestate. L’emittente al-Arabiya ha invece riferito che i manifestanti si sono radunati nel centro di Isfahan inneggiando slogan contro le autorità iraniane. I manifestanti hanno anche inneggiato contro il leader supremo l’ayatollah Ali Khamenei cantando “Morte al dittatore”.  Secondo l’emittente la polizia avrebbe arrestato 120 cittadini.

Scontro tra manifestanti e polizia

Secondo quanto riportato da fonti locali, si sono verificati numerosi scontri tra la polizia e i manifestanti. Alcuni manifestanti avrebbero lanciato pietre e sparato con fucili da caccia contro le forze antisommossa, le quali, a loro volta, avrebbero reagito lanciando gas lacrimogeni.  Un agente di polizia sarebbe stato accoltellato e decine di manifestanti sarebbero rimasti feriti, di cui due in gravi condizioni. Alcuni manifestanti sono stati visti dare fuoco a oggetti per le strade e altri sono stati accusati di aver distrutto un oleodotto e tre cisterne che hanno provocato l’interruzione delle forniture di acqua potabile. Le autorità iraniane avrebbero invece interrotto i servizi telefonici e Internet.  


 Leggi anche: Iran: l’attacco hacker paralizza le stazioni di servizio

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