Gli scioperi in Iran si sono allargati anche nel settore petrolifero. “Non volgiamo funzionari bugiardi”, gridano i lavoratori. Gli scioperi sono iniziati all’inizio di dicembre nel mezzo delle proteste per la morte di Mahsa Amini.
In Iran scioperi anche nel settore petrolifero
Nonostante le impiccagioni e la dura repressione, in Iran le proteste contro il regime non si placano. Il sostegno alle proteste, iniziate dopo la morte di Mahsa Amini, non solo non è diminuito, ma ha allargato il suo consenso a tutte le classi sociali. All’inizio di dicembre diversi settori, dai bazar al settore petrolchimico, dalle raffinerie ai trasporti hanno indetto tre giorni di sciopero. L’adesione allo sciopero ha sfiorato il 100% nonostante le minacce delle forze di sicurezza ai proprietari dei negozi.
Ora, anche i lavoratori dell’industria petrolifera iraniana hanno iniziato scioperi in diverse città, tra cui Assaluyeh, Mahshahr, Ahvaz e Gachsaran. Anche i vigili del fuoco del settore petrolifero dell’isola di Kharg nel Golfo Persico hanno aderito. Secondo i video sui social media, i lavoratori gridano slogan come “Non vogliamo funzionari bugiardi”.
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