venerdì, Marzo 29, 2024

Iran: hackerata la TV di Stato

In Iran è stata hackerata la TV di Stato. Un gruppo di hacker, che sostiene le proteste per la morte di Mahsa Amini, si è introdotto durante la trasmissione di un telegiornale e ha minacciato l’Ayatollah Ali Khamenei.

Hackerata la TV di Stato in Iran: cos’è successo?  

Un gruppo di hacker che sostiene le proteste per la morte di Mahsa Amini si è introdotto in un canale televisivo statale iraniano mentre stava trasmettendo un telegiornale. “Il sangue dei nostri giovani sgocciola dalle vostre dita”, si legge in un messaggio apparso sullo schermo. Il messaggio era accompagnato da una foto manipolata dell’Ayatollah Ali Khamenei con il suo corpo circondato dalle fiamme e la sua testa in un mirino. Nel messaggio rivolto a Khamenei vi era anche scritto: “È tempo di mettere via i vostri mobili e trovare un altro posto per la vostra famiglia fuori dall’Iran”.  L’attacco informatico è stato rivendicato da un gruppo che si fa chiamare Edalat-e-Ali, che significa la Giustizia di Ali. Il gruppo ha anche pubblicato le foto di Amini e di altre tre donne uccise durante la repressione.

Dopo la morte di Mahsa Amini, morta mentre era sotto custodia della polizia morale per non aver indossato correttamente l’hijab, in Iran sono scoppiate le più grandi proteste dopo quelle contro l’aumento del prezzo della benzina nel 2019. Secondo l’organizzazione non governativa Iran Human Rights, dall’inizio delle proteste, che vanno avanti da ormai tre settimane, sono state uccise almeno 185 persone, tra cui 19 bambini. L’ONG ha riferito che la metà dei morti è stata registrata nella provincia del Sistan e Balucistan, nel sud-est dell’Iran, al confine con il Pakistan.


Leggi anche: Iran: pugno di ferro contro le proteste

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