Iran e Cina: il partenariato economico si consolida

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Si stanno delineando le strategie nel vasto oceano della geo-politica mondiale. Da un lato Cina Iran e Russia, dall’altro Stati Uniti e Gran Bretagna. Infatti i colloqui sino-iraniani arrivano il giorno dopo quelli tra i due presidenti Biden e Jonhson, in cui tra le varie questioni c’era anche, appunto, il rapporto Cina-Iran.

Alleanze economiche

La Cina è il principale partner economico dell’Iran. Però il volume degli scambi commerciali tra i due paesi è notevolmente diminuito dopo l’embargo deciso da Trump nel 2018. Di questa partnership a beneficiarne sarà il mercato petrolifero iraniano e quello dell’automotive. Questo accordo economico di cooperazione strategica avrà una durata di 25 anni. I dettagli del trattato non sono ancora trapelati ma includerà investimenti cinesi nei settori dell’energia e delle infrastrutture iraniane. Già dal 2016, la Cina è il più grande partner commerciale dell’Iran e alleato di lunga data. Pechino, infatti, ha accettato di aumentare il commercio bilaterale di oltre 10 volte, fino a 600 miliardi di dollari nel prossimo decennio.


Rapporti con Israele


Rapporto Iran-Cina

Il ministro degli esteri cinese, Wang Yi, ha appena firmato, il 27 marzo, l’accordo di cooperazione economica. Il ministro sta compiendo il suo tour nel Medio Oriente volto ad implementare le relazioni con i paesi della regione. Nell’incontro il capo delegazione cinese ha dichiarato che i legami con Teheran sono e rimarranno: “permanenti e strategici”. L’obiettivo dell’Iran è di rafforzare la sua posizione nei confronti degli Stati Uniti e delle controparti europee delineate nell’accordo sul nucleare del 2015. Il partenariato con la Cina non è nuovo, ma fondato su cinquantanni di cooperazione energetica. In particolare quella petrolifera. L’Iran trova nella Cina la sua banca di investimenti personale e una via di fuga, almeno economica, all’accerchiamento statunitense di base ancora in Afghanistan e in Iraq.

Dialogo su nucleare iraniano

Il JCPOA (Joint Comprehensive Plan of Action) è l’accordo internazionale sull’energia nucleare firmato dal paese persiano, il 14 luglio 2015, con i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite: Cina, Francia, Russia, Regno Unito, Stati Uniti più Germania e l’Unione Europea. Biden aveva criticato le politiche dell’ex-presidente Donald Trump nei confronti dell’Iran durante la campagna elettorale e promesso di rientrare nell’accordo JCPOA a condizione che l’Iran torni a rispettare pienamente i suoi obblighi. Ma ancora, Biden non ha fatto proposte in merito. Gli Stati Uniti rientreranno nell’accordo probabilmente dopo le prossime elezioni iraniane di giugno 2021.