Che sia l’elemento più prezioso della squadra si sapeva; che intendesse ribadirlo con l’oro in testa francamente anche no, perché l’abito non fa il monaco e non è oro tutto ciò che luccica.
Di lavoro l’Inter e Icardi ne devono fare ancora tanto, considerando la prova non proprio in colore offerta domenica contro la neopromossa Spal, arrivata a Milano con l’umiltà di chi sa di doversi salvare, ma con il piglio giusto per poterlo fare davvero.
Infatti, durante la gara, Icardi, rigore a parte, ha faticato a trovare la porta e, nell’unica occasione in cui ci è riuscito, ha incontrato l’opposizione di Gomis, bravo a parargli il tiro e assolutamente incolpevole in occasione della sassata di Perisic nel finale.
Il glamour con il quale ha guadagnato le attenzioni in allenamento, per ora, fa il paio con quelle ricavate in campo, perché le reti in campionato sono 5 e le previsioni più rosee potrebbero incoronarlo come capo cannoniere stagionale, considerando che Spalletti, e la squadra, si fidano ciecamente del suo killer instinct e delle grandi abilità in area di rigore.
Del resto è proprio ciò che conta in questo momento, soprattutto visti i risultati delle amichevoli estive e delle prime tre partite in campionato, che pongono i nerazzurri in cima alla classifica e tra le serie candidate per un posto in Champions League.
Una missione difficile, ma non impossibile che, grazie a Spalletti e ai goal di Icardi e Perisic, può davvero essere compiuta, rilanciando tutto l’ambiente e le migliaia di tifosi che, durante ogni partita casalinga, popolano San Siro.
L’unico dettaglio che non va sottovalutato è che il più grande bomber passato dalle parti di Appiano, di look stravaganti non voleva sapere, essendo calvo e poco incline ai colori dei capelli.
Forse, il fatto che non ne avesse, lo aiutava a sfrecciare in campo; la speranza, per Icardi, è che il biondo sperimentato in settimana possa almeno accecare qualche difensore del Crotone sabato sera, permettendogli di rivendicare l’idea bizzarra che ha avuto.
Anche perché l’Inter è pazza per antonomasia, ma mai come quest’anno non ammette distrazioni.
