Il Cilento insolito è poco più di un promontorio che allunga il suo gomito in un bel tratto di Mediterraneo. Puntellato di casette a picco sul mare ma anche di borghi marinari addormentati su spiagge sabbiose di un fondale basso e degradante. Questo è il Cilento più conosciuto, quello dei vacanzieri d’agosto. Affollano quelle spiagge a cui sottraggono il fascino della mezza stagione, dell’autunno, della primavera per godere di un mare generoso premiato più volte.
Il Cilento insolito: meraviglia che non ti aspetti?
Il viaggio che intraprendiamo oggi però, va verso un’altra direzione. Dalla costa frastagliata si inerpica sulle colline in direzione Monte Stella per fare sosta in un piccolissimo comune. Quattro piccoli borghi conta appena 800 abitanti ma che riesce ad offrire ancora il gusto della lentezza. Se vi aspettate negozi di souvenir o locali alla moda in cui tirar tardi cambiate meta. Questo Cilento è quello autentico, legato a una storia che si perde nella memoria.
Parlare di filosofia
Qui si parlava di filosofia, della natura umana, dello scorrere del tempo. Oggi non si parla più di filosofia ma la vista che offre questo piccolo borgo piomba sull’antica Elea, oggi Velia, tra Casalvelino e Ascea Marina e poco più in là Palinuro a ricordare l’epilogo del nocchiero di Enea di cui il luogo porta a eterna memoria il nome. La “Philosophia” ha lasciato qualche traccia tra i vicoli stretti e le scalette che collegano il sopra e il sotto.
Il Cilento insolito in un fazzoletto di terra?
Un viaggio in questo fazzoletto di Cilento è un viaggio all’insegna dell’accoglienza e della familiarità. Troverete vecchi e giovani felici di ospitarvi e farvi integrare nelle usanze e nella cucina del posto. Gente alla buona, non abituata al turismo di massa, che vi apre le proprie case e le proprie tavole e che fa di questa disabitudine turistica il suo punto di forza. Troverete delle piccole chiese e, se siete fortunati, anche i resti di qualche antica cappella.
Artigianati di grande livello
Troverete artigiani che intrecciano giunchi perpetuando tecniche antiche che non conoscono nemmeno cosa sia l’industria e laboratori di ceramica che richiama la tradizionale tecnica cilentana, per molto tempo dimenticata e oggi rivalutata nelle forme artistiche, nei fregi, nei colori tradizionali che riprendono quelli che la terra offriva un tempo. Troverete distese di ulivi secolari, percorsi che si inerpicano nella macchia mediterranea e aspirano alla vetta del Monte Stella dove potrete fare sosta davanti a una minuscola chiesa guardando lontano l’orizzonte per scoprire quasi come un miraggio la Costiera Amalfitana, e Capri a farle da guardia.
Il Cilento insolito verso il fondovalle
Tornando verso il fondovalle, a San Giovanni, una delle frazioni di Stella Cilento, potrete fare l’esperienza del chilometro zero, raccogliere ortaggi e farveli preparare così come si faceva una volta. Prendetevi tutto il vostro tempo, gustate ogni sapore circondati dai suoni ovattati dell’aria all’imbrunire e sullo sfondo, Palinuro ad osservarvi.
La terra della longevità il Cilento tra salute buon cibo