giovedì, Aprile 25, 2024

Insolite creature: il pesce che assorbe la luce


Nelle profondità più scure dell’oceano dove la luce della superficie è solo un miraggio prosperano insolite creature. Queste insolite creature creano la propria luce per effetto della bioluminescenza. La natura sappiamo quanto è bizzarra quindi, crea specie di pesci che sviluppano la strategia opposta alla bioluminescenza: colpiti da una fonte di luce diventano ultra dark.

Alla ricerca delle insolite creature?

Karen Osborn del Museo di Storia Naturale di Smithsonian è rimasta incredibilmente affascinata da queste creature, dopo essersi resa conto di non poterle fotografare per il loro colore ultra nero dato dall’assorbimento di luce. È riuscita a fotografare questi esemplari soltanto dopo averli catturati con le reti a strascico della sua squadra di studio. I due esplari sono catalogati con i nomi di “Anoplogaster cornuta” e “Idiacanthus antrostomus”, sono stati gli unici due pesci nel corso di sei anni di lavoro sul campo di cui abbiamo testimonianza fotografica. “Nel corso degli anni ho eliminato migliaia di scatti falliti perché non sono riuscita a mettere in evidenza i dettagli . Non importa come installi la videocamera o l’illuminazione: risucchiano semplicemente tutta la luce. Vorrei avere materiale per far vedere questo fenomeno unico”.

Come sparisce il pesciolino?

I ricercatori hanno scoperto che questo pesce è in grado di assorbire il 99,5% di qualsiasi fonte di luce colpisce la sua pelle. Il segreto di questo assorbimento così altamente efficiente è la melanina. Come sappiamo la melanina è un pigmento presente anche nella pelle umana che ci protegge dai danni della luce solare. La melanina è contenuta in granuli noti come melanosomi che a loro volta sono contenuti in cellule note come melanofori. Esse formano uno strato continuo nel derma (gli strati più profondi della pelle), secondo la Osborn. “Questa disposizione fornisce uno strato continuo e ininterrotto di cellule contenenti pigmenti e assicura che questo strato sia la prima cosa che la luce colpisce del pesce”. Sönke Johnsen biologo della Duke University conferma la teoria della dottoressa aggiungendo che quella utilizzata dalla specie in questione è una tattica di caccia e difesa.

Attacco a sorpresa delle insolite creature

Nelle profondità estreme ci sono specie di pesci in grado di auto illuminarsi il fenomeno si chiama bioluminescenza. Questi pesciolini tanto carini a prima vista usano questa tecnica naturale per visualizzare le prede da cacciare. La natura però sa fare brutti scherzi e ti va a creare un pesce che non usa questa tecnica ma l’opposta, cioè quando viene colpito da una fonte di luce diventa ultra dark, praticamente invisibile nelle profondità oscure, quindi da preda diventa cacciatore. Attenzione a dove fate il bagno!


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