venerdì, Febbraio 14, 2025

Ingiustizia al Conservatorio de L’Aquila, insegnanti esclusi

Gli insegnanti del Corso di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila, che grazie al loro impegno hanno contribuito all’attivazione del biennio a partire dal 2024, denunciano pubblicamente una grave ingiustizia perpetrata dal direttore dell’Istituto. Quest’ultimo è responsabile del mancato rinnovo dei contratti, con la conseguente sospensione delle attività didattiche, avvenuta senza alcuna giustificazione e in palese violazione delle normative vigenti e del bando nazionale che aveva previsto l’assunzione degli stessi docenti.

Insegnanti del Corso di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Alfredo Casella” Denunciano un’Ingiustizia

Gli insegnanti del Corso di Musiche Tradizionali del Conservatorio “Alfredo Casella” de L’Aquila, grazie al loro impegno, sono riusciti a ottenere l’attivazione del biennio a partire dal 2024. Tuttavia, oggi denunciano pubblicamente una grave ingiustizia perpetrata dal direttore dell’Istituto. Quest’ultimo è infatti responsabile del mancato rinnovo dei loro contratti, con la conseguente sospensione delle attività didattiche, avvenuta senza alcuna motivazione. Questo comportamento risulta essere in aperta violazione delle normative di legge e del bando nazionale che aveva previsto l’assunzione dei medesimi insegnanti.

Una Violazione della Legge e del Bando Nazionale

La graduatoria definitiva, redatta a seguito del bando, ha una validità di due anni. Nonostante i risultati eccellenti ottenuti dal corso di musiche tradizionali, che è stato riconosciuto a livello nazionale come una vera eccellenza culturale e didattica, gli insegnanti si sono visti incredibilmente esclusi. Questo accaduto è avvenuto senza preavviso né giustificazione, danneggiando non solo i loro diritti come lavoratori, ma anche il prestigio e l’offerta formativa dell’intero Conservatorio.

Studenti Privati delle Lezioni e Danno alla Formazione

Va sottolineato che siamo ormai a metà gennaio 2025 e che, nonostante gli studenti abbiano regolarmente pagato le tasse di iscrizione per l’anno accademico 2024-2025 nei mesi di giugno e luglio, le lezioni non sono ancora state avviate. Le materie non sono state riattivate, lasciando gli studenti privati di una parte fondamentale della loro formazione.

Un’ingiustizia questa che calpesta diritti e graduatorie.


Gli insegnanti a cui non è stato rinnovato il contratto sono risultati regolarmente vincitori di una graduatoria biennale, valida anche per l’anno accademico in corso 2024-2025. Ignorare tale graduatoria, che rappresenta uno strumento di trasparenza e meritocrazia, mai impugnata né contestata, costituisce un’ulteriore violazione delle norme vigenti. Tale comportamento getta un’ombra sulla gestione amministrativa del Conservatorio e mina il necessario rispetto dei principi fondamentali di legalità e trasparenza.

Tale ingiustizia colpisce anche gli studenti, privati degli insegnanti di riferimento che hanno avuto modo di conoscere e apprezzare durante i trascorsi anni accademici. Tutti gli iscritti lamentano con forza l’assenza dei loro insegnanti, considerati punto di riferimento del loro percorso formativo, nonché il fatto che i corsi, per incompresi o celati motivi, non siano ancora iniziati.

Questa situazione ha generato uno stato di frustrazione ed incertezza, penalizzando gli studenti che hanno scelto il Conservatorio proprio per la qualità ed il valore culturale del Corso di Musiche Tradizionali.

Una situazione che ha messo in bilico la loro formazione, il loro futuro professionale ed il forte senso di appartenenza ad una Istituzione che dovrebbe, invece, tutelare in primis la didattica e difendere e garantire la Cultura.


Il comportamento assunto dal Conservatorio appare totalmente arbitrario e privo di fondamento. La legge italiana tutela la continuità didattica e il rispetto delle graduatorie valide, specialmente nel contesto di incarichi ricoperti con professionalità e dedizione. Tuttavia, il Direttore del Conservatorio sembra aver ignorato questi principi basilari decidendo di non rinnovare i contratti e di non fornire una spiegazione. Tale atteggiamento è in contrasto con quanto prevede il diritto dei lavoratori ossia di ricevere motivazioni chiare e documentate. Se la situazione dovesse rimanere immutata, non resta che procedere per vie legali andando purtroppo a ledere l’immagine del Conservatorio.


I gravi disservizi della segreteria studenti


Oltre all’atteggiamento poco rispettoso e professionale dei vertici del Conservatorio, si aggiungono i gravi disservizi della segreteria studenti che, dopo aver chiesto ad ogni singolo docente del dipartimento i nominativi degli iscritti, li ha contattati singolarmente prima per capire quali fossero le motivazioni della loro richiesta del congelamento degli studi e poi per dissuaderli a muoversi in tal direzione e proseguire, invece, il percorso di studio con i nuovi docenti ancora non in possesso dei requisiti di servizio.


Un attacco alla cultura e alla tradizione


Questo atto non è solo un “attacco” ai diritti dei lavoratori e degli studenti, ma rappresenta anche un grave colpo alla storia del Conservatorio aquilano che, considerato da sempre uno dei grandi poli della cultura musicale italiana e nato come distaccamento del Conservatorio di Santa Cecilia di Roma, annovera nella sua lunga storia collaborazioni con nomi altisonanti della musica italiana.

Questo atto rappresenta anche un attacco alla tutela delle musiche tradizionali che, quali beni immateriali sanciti dall’Unesco come patrimonio culturale intangibile dell’umanità, il Conservatorio stesso dovrebbe custodire, valorizzare e divulgare al pari delle altre realtà italiane ed estere.


Richiesta di giustizia e ripristino dei diritti


Chiediamo con forza:

1.   ​Il reintegro immediato degli insegnanti esclusi, vincitori di graduatoria valida, e il rinnovo dei loro contratti nel rispetto delle normative vigenti.

2.    Una spiegazione pubblica e trasparente da parte del direttore del Conservatorio riguardo alle decisioni prese (o non prese).

3.    L’avvio immediato delle lezioni, affinché gli studenti possano riprendere il loro percorso formativo senza ulteriori ritardi.

4.    Un impegno concreto alla valorizzazione del Corso di Musiche Tradizionali, essenziale per preservare e promuovere le radici culturali del nostro territorio.


Un appello alle Istituzioni


Ci rivolgiamo alle Istituzioni locali e nazionali, al Ministero dell’Istruzione e del Merito e al mondo accademico affinché intervengano con urgenza per fare luce su questa vicenda e garantire che vengano ripristinati i diritti degli insegnanti e la continuità della didattica. La cultura non può essere sacrificata a causa di decisioni opache, immotivate e prive di senso.


Conclusione


Il Conservatorio “Alfredo Casella” non può permettersi come Istituzione di compromettere la propria reputazione e il proprio ruolo di “faro culturale” per il territorio. Invitiamo studenti, genitori, artisti e cittadini a unirsi alla nostra protesta, affinché questa ingiustizia non passi inosservata. La musica tradizionale è il cuore della nostra identità culturale da tramandare alle nuove generazioni; difendiamola insieme a voce alta.


Gli insegnanti del corso di musiche tradizionali del Conservatorio de L’Aquila

https://www.periodicodaily.com/a-firenze-il-museo-degli-strumenti-musicali-si-rinnova/ https://spettacolo.periodicodaily.com/filippo-gorini-sonata-for-7-cities-progetto-musicale-rivoluzionario/

Donatella Palazzo
Donatella Palazzo
Psicologa individuale, familiare e di coppia, e scrittrice. Sessoanalista (Istituto Italiano di Sessoanalisi e Dinamiche Sessuali). Specialista delle Risorse umane. Progettista in ambito sociale e scolastico. Membro dello Staff della Casa Editrice Noitrè. L'attività comprende, tra l'altro, la valutazione dei contributi di prossima pubblicazione, l'organizzazione degli eventi da presentare al pubblico e altro in ambito culturale.

Related Articles

- Advertisement -spot_img

Latest Articles