venerdì, Aprile 19, 2024

Influenza o Covid? Come distinguere i sintomi nei bambini

Quest’anno non sarà facile capire, quando un bambino non sta bene, se si tratti di influenza o Covid. Il dottor Zuccotti dell’ospedale Buzzi di Milano sostiene che in caso di singoli sintomi si può stare abbastanza tranquilli. Vediamo quali sono i principali sintomi da tenere sotto controllo.

Influenza o Covid? Sottili differenze

Distinguere, in un bambino, un’influenza da un Covid-19 si può, perché tra le due malattie ci sono sottili differenze che non sfuggono ai clinici. Le hanno messe in evidenza i pediatri del Children’s National Hospital di Washington. Hanno appena pubblicato su JAMA (Journal of American Medical Association) che cosa hanno capito studiando attentamente 315 bambini (dell’età media di 8,3 anni), ai quali è stato diagnosticato il Covid tra marzo e maggio 2019, e ben 1.402 altri bambini (dell’età media di 3,9 anni) che avevano avuto un’influenza di tipo A o B tra il primo ottobre (2019) e il 6 giugno 2020. In particolare, l’analisi ha riguardato la necessità di ricovero e di cure e, soprattutto, i sintomi.

Il tampone e il vaccino antinfluenzale

L’unico modo certo per fare una diagnosi differenziale è eseguire il tampone. Tuttavia, quando si vanno a verificare i sintomi, emerge che i bambini che si ammalano di Covid ne hanno di più evidenti: hanno più spesso la febbre (che sale in tre su quattro, contro la metà degli altri), la diarrea o il vomito (che si presenta nel 26% di loro, contro il 12% degli altri), il dolore a muscoli e arti (che interessa il 22% dei colpiti da Covid, contro il 7% di chi ha un’influenza), quello al petto (11% e 3%, rispettivamente) e il mal di testa (11 e 9%).

Per limitare il più possibile il rischio di diagnosi errate i pediatri suggeriscono di vaccinare i propri figli contro l’influenza: in caso di sintomi, se un bambino ha fatto il vaccino, è più probabile che si tratterà di Covid-19.

Leggi anche: Vaccino antinfluenzale: ecco come richiederlo

Influenza o Covid? La perdita di gusto e olfatto

Il sintomo più caratteristico del Covid è la perdita di gusto e olfatto. Di solito, la perdita dell’olfatto è improvvisa e grave e non si accompagna a naso chiuso o naso che cola. Anche la perdita del gusto è un altro segno caratteristico del Covid e pure in questo caso tra la «normale» perdita di gusto dovuta a congestione nasale e il sintomo del coronavirus ci sono differenze. I pazienti affetti da coronavirus con perdita del gusto non sono davvero in grado di distinguere tra amaro o dolce. Si tratta però di un aspetto difficile da distinguere nei bambini che magari non individuano ancora nel modo giusto i vari gusti.

Influenza o Covid? La tosse secca

A differenza delle influenze, la tosse è secca, stizzosa e insistente, più tipica dell’asma ma non così infrequente durante la stagione invernale. “Durante l’inverno, oltre all’influenza, circola anche il virus respiratorio sinciziale (RSV). Esso è capace di infettare l’apparato respiratorio provocando bronchiti asmatiformi e bronchioliti con la tosse stizzosa come sintomo. In questo caso sarà quindi necessaria una diagnosi differenziale. Molte volte però queste forme non danno febbre” aggiunge il pediatra.

Quando tenere il bambino a casa

I bambini, soprattutto quelli sotto i sei anni, trascorrono spesso l’intero inverno perennemente raffreddati. Dovranno sempre restare a casa da scuola? Quando si tratta di un raffreddore isolato con qualche colpo di tosse, non è controindicata la frequenza. “Mi limiterei a tenere a casa da scuola solo il bambino con febbre superiore a 37,5, tosse ed eventualmente sintomi diarroici, come già succede normalmente” conclude Zuccotti.

Related Articles

LEAVE A REPLY

Please enter your comment!
Please enter your name here

- Advertisement -spot_img

Latest Articles