Uno scontro che va avanti da anni, quello tra India e Pakistan, che non sembra placarsi. Questa volta l’Unione indiana è stata accusata da Islamabad di aver finanziato alcuni gruppi militanti in territorio pakistano, responsabili di atti di terrorismo. Insinuazioni piuttosto gravi a cui il Ministro degli Esteri indiano ha risposto affermando trattarsi di un cumulo di bugie infamanti. Le due Nazioni sono in uno stato di perenne guerriglia dal 1947, quando terminò la colonizzazione britannica dei due territori. Una situazione instabile e pericolosa che potrebbe portare ad ancora più decise ostilità.
India e Pakistan: una situazione pericolosa?
Quello tra India e Pakistan è un conflitto molto complesso che da quasi Settant’anni lacera il territorio. Non è semplice districarsi tra le rivendicazioni dei due Paesi ma è certo che la situazione è davvero molto tesa. L’ultimo capitolo della lunga serie di discordie tra New Dehli e Islamabad è avvenuto domenica, quando l’India ha negato le accuse del suo acerrimo rivale, secondo cui gli indiani avrebbero aiutato a finanziare gruppi di terrorististi attivi in territorio pakistano. Il ministro degli esteri pakistano ha detto sabato che il paese presenterà le sue prove alle Nazioni Unite e ad altri organismi internazionali. “Questo tentativo disperato troverà pochi acquirenti poiché la comunità internazionale è a conoscenza delle tattiche del Pakistan” ha detto in una nota il portavoce del ministero degli esteri indiano Anurag Srivastava.
Le accuse
Srivastava ha anche riferito che sarebbe lo stesso Pakistan a finanziare i militanti, accusa che Islamabad nega. Sembrerebbe che i pakistani abbiano delle prove specifiche a sostegno della propria tesi. Il governo pakistano, infatti, conferma di aver ottenuto documenti che mostravano che Nuova Delhi aveva incontrato e finanziato membri dei talebani, nonché gruppi ribelli della provincia meridionale del Balochistan che hanno rivendicato la responsabilità degli attacchi agli interessi cinesi come parte di uno sforzo per sabotare la Cina. L’India, nel frattempo, sostiene da tempo che il Pakistan abbia fondato, addestrato e finanziato gruppi militanti secessionisti che operano nella valle del Kashmir, una regione himalayana rivendicata da entrambi i paesi ma amministrata da Nuova Delhi.