Si è concluso il 16° Incontro Internazionale di Astana sulla Siria. I tre Paesi garanti, Iran, Turchia e Russia, hanno ribadito l’impegno per la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Siria. Hanno inoltre condannato i ripetuti attacchi da parte di Israele. Infine hanno concordato la necessità di intensificare gli aiuti umanitari per i siriani.
Incontro Astana: cos’è successo?
Si è tenuto il 16° Incontro Internazionale di Astana sulla Siria nella capitale kazaka Nur-Sultan. L’Agenzia Sana riporta che la dichiarazione finale rilasciata a chiusura dell’incontro ha sancito l’impegno degli Stati garanti, Iran, Turchia e Russia, per la sovranità, l’indipendenza e l’integrità territoriale della Siria. Il comunicato finale afferma che i Paesi continueranno ad intraprendere un’azione congiunta per combattere il terrorismo in Siria fino alla sua definitiva eliminazione. Nel comunicato si legge che “i Paesi garanti hanno esaminato in dettaglio la situazione nella zona di de-escalation a Idleb e hanno affermato la necessità di eseguire tutti gli accordi raggiunti in materia”. Inoltre sottolinea anche che i Paesi garanti hanno discusso della situazione nel nord-est della Siria. Hanno anche convenuto che la sicurezza e la stabilità in quell’area possono essere raggiunte solo sulla base del mantenimento della sovranità della Siria.
La condanna agli attacchi israeliani
Nella dichiarazione finale i Paesi garanti hanno condannato le ripetute aggressioni israeliane contro i territori siriani. Secondo loro, costituiscono una violazione del diritto internazionale, ed espongono a pericolo la sicurezza e la stabilità della regione. I Paesi chiedono la cessazione immediata di tali attacchi.
Aumentare gli aiuti umanitari per i siriani
Secondo la dichiarazione, gli Stati garanti hanno riaffermato il loro impegno a portare avanti un processo politico guidato dalla Siria e facilitato dalle Nazioni Unite, in conformità con la risoluzione n. 2254 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La dichiarazione ha respinto tutte le misure coercitive unilaterali imposte alla Siria. Le ha considerate incompatibili con il diritto internazionale e la Carta delle Nazioni Unite. I tre Paesi hanno concordato che è necessario aumentare gli aiuti umanitari a tutti i siriani e in tutto il paese senza discriminazioni, politicizzazione o precondizioni per migliorare la situazione umanitaria e ottenere progressi nella soluzione politica.
I partecipanti hanno invitato la comunità internazionale e le Nazioni Unite a intensificare i loro aiuti alla Siria nel processo di ricostruzione delle infrastrutture e nell’operazione di sminamento. Hanno anche chiesto di facilitare il ritorno sicuro e volontario dei rifugiati e degli sfollati siriani nelle loro aree di origine nel paese. I Paesi garanti hanno deciso, infine, di tenere a Nursoultan il 17° incontro internazionale con la formula Astana sulla Siria entro la fine dell’anno in corso, tenendo conto della situazione di diffusione della pandemia di Coronavirus.
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