Incisione di Lleida raffigura uno stambecco e Cova Gran

La scoperta dal sito preistorico della Catalogna dove sono in corso degli scavi archeologici

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incisione di Lleida
Alcuni segni dell'incisione di Lleida. Immagine dell'Università autonoma di Barcellona

La falesia di Santa Linya in Catalogna restituisce ancora reperti archeologici, l’incisione di Lleida di 14mila anni. I ricercatori dell’Università autonoma di Barcellona hanno trovato nella grotta Cova Gran una pietra con segni che sembrano raffigurare uno stambecco dei Pirenei. Presenta scalfiture su ambo i lati. Nel sito era sepolto anche lo scheletro non completo di una donna, individuo di Homo Sapiens denominato La Noguera.


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Com’è fatta l’incisione di Lleida e perché è una scoperta interessante?

Gli archeologi la definiscono una piastrina, un frammento di piccole dimensioni e abbastanza sottile, riferibile al periodo del Paleolitico. Le incisioni sono realizzate su una roccia margo-calcarea, un materiale non presente nella Cova Gran che quindi i frequentatori della grotta hanno portato al rifugio. La pietra è di 11 centimetri di lunghezza per 8 di larghezza e i segni sono probabilmente realizzato con strumenti di selce. I ricercatori hanno rinvenuto il reperto a un livello inferiore del corpo della donna chiamata Linya, uno strato in cui erano presenti tracce di arbusti bruciati analizzati con la tecnica del Carbonio 14. La datazione risale quindi a alcuni secoli prima del momento in cui ha vissuto l’individuo.

Le linee tracciate nella pietra

Sul un lato sono presenti più segni distribuiti sulla superficie e gli archeologi hanno dovuto ricorrere alla tecnologia per scoprire il soggetto. Infatti, una scansione 3D dettagliata ha permesso di individuare i tratti, seguendone lo sviluppo e lo spessore. Gli studiosi hanno quindi notato una figura che sembra una testa con un corno; dal capo partono le linee del corpo da cui si staccano gli arti. Concordano nel ritenere che si tratti di un animale a riposo e in particolare di uno stambecco dei Pirenei che si è estinto nel 2000. Altre incisioni sovrapposte raffigurano la capra selvatica stante. Dall’altra parte ci sono solchi a zig zag e una curva concava che sia una rappresentazione del paesaggio di Cova Gran. Sono riprodotti il letto del torrente Sant Miquel e il territorio circostante.

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La scoperta può contribuire a fornire informazioni sulle persone che abitavano la zona nel Paleolitico e erano cacciatori e raccoglitori. Le raffigurazioni sulla pietra sono deformate e ciò potrebbe essere dovuto a un cambiamento nella visione del mondo che trova raffronti nell’espressione del linguaggio dei fumetti. L’artista era sicuramente abile a incidere e voleva raccontare una storia.