sabato, Aprile 20, 2024

Incendio a Beirut: cause ancora da chiarire e nessuna vittima al momento

E’ divampato un enorme incendio a Beirut, precisamente nella zona del porto. Ancora non si sanno le cause, ma le fiamme si sono diffuse in un grande magazzino di oli e pneumatici.

Nel nuovo incendio a Beirut si esclude l’esplosione

La zona dell’incendio era già stata protagonista dell’esplosione del 4 agosto, ma attualmente si esclude il rischio esplosione. Questo è quello che ha fatto sapere alla stampa il direttore del porto, Bassem Qaysi.

Il direttore ha confermato l’ipotesi secondo la quale, inizialmente le fiamme si sono diffuse in un deposito contenente barili di olio industriale. Solo inseguito, l’incendio è arrivato in un magazzino che custodiva copertoni di ruote.

Attualmente, le manovre di contenimento dell’incendio si stanno concentrando nella zona degli autobus e dei taxi, in una via confinante con il porto.

L’incendio a Beirut ha fatto qualche ferito e nessun morto

Da quello che fanno sapere le autorità, fortunatamente nessuno è rimasto ucciso dall’incendio. Il presidente della croce rossa libanese ha affermato che i pochi feriti che ci sono, sono soggetti aventi difficoltà respiratorie.

Intanto, sta girando il mondo un video che ritrae le immense nuvole nere derivanti dal rogo. La polizia ha messo a disposizione gli elicotteri per riuscire a spegnere le fiamme e ha chiesto ai cittadini di allontanarsi per evitare pericoli.

Le manovre di spegnimento stanno procedendo velocemente, mentre i cittadini si dicono estremamente preoccupati.

In memoria dell’esplosione

Le autorità hanno riferito la difficoltà nel tranquillizzare gli abitanti della città. Risale ad appena un mese fa l’immensa esplosione che aveva ucciso più di 200 persone e ferite 6.500. Lo stesso evento aveva inoltre distrutto l’infrastruttura e recato gravi danni a gran parte della città.

A inizio agosto, dopo il tragico evento, numerosi manifestanti erano scesi in piazza per protestare contro il governo. Gli abitanti infatti, attribuivano ai suoi governatori le colpe dell’esplosione. Centinaia e migliaia di persone vivono ancora in case danneggiate e non sicure, mentre molti sono rimasti senza dimora.

Le indagini sull’esplosione avevano portato a numerose e differenti teorie. La maggior parte di queste partono dall’analisi del cratere rimasto dopo l’incendio. Le ipotesi spaziano tra il nitrato, il complotto, il sabotaggio e il ruolo di Israele. Anche questa volta, i dubbi sulla causa di questo nuovo incendio non sono ancora stati chiariti.

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