giovedì, Marzo 28, 2024

In Danimarca è tornato il Congresso Mondiale dei Babbo Natale

Proprio ieri si è concluso il singolare appuntamento del Congresso Mondiale dei Babbo Natale e delle Mamme Natale che, come da tradizione, ogni anno si celebra alla fine del mese di luglio, momento davvero insolito per riunire persone provenienti da ogni parte del mondo per ricordare il periodo natalizio, per commemorare l’importanza e i fasti di Papà Natale, personalità più o meno mitizzata appartenente ad ogni cultura e ad ogni Paese.

Si può infatti affermare con tranquillità che è anche grazie alla figura di Babbo Natale, con tutti i pregi e i difetti del caso, che le culture e le tradizioni globali del mondo moderno si sono unite e sincretizzate, senza per questo peccare di presunzione o essere accusati di feticismo trovando discredito nella critica più intransigente che muove, spesso in maniera troppo conservatrice, additazioni di eccessivo folclore a chi sostiene o promuove l’importanza dell’aspetto multiculturale del Natale. La globalità del fenomeno Natale e di quella del padre buono che fa trovare sotto l’albero i doni ai figli è una delle prime, se non la prima in assoluto, manifestazioni della totalità e dell’universalità di una determinata tradizione in grado di rispecchiare usi e costumi di ogni singola cultura proprio perché la ricorrenza celebra valori universalmente riconosciuti, quali la paternità e di conseguenza la maternità, la famiglia, il rispetto e il concetto del porgere aiuti sinceri e riconoscimenti disinteressati.

E’ esattamente perché si è convenuta questa decisiva importanza del Natale che è nato 62 anni fa, era il 1957, da un’idea di Christian Tribini, autoproclamatosi in arte Professor Tribini, leggendario animatore del parco intrattenimenti di Bakken convinto che si dovesse festeggiare il Natale più di una volta all’anno, il Congresso Mondiale dei Babbi Natale, World Santa Claus Congress (Wscc), il più antico raduno mondiale dei Babbo Natale.

Christian “Professor” Tribini

Anche quest’anno è tornato il congresso commemorativo, ospitato come sempre nella cornice di quello stesso parco divertimenti, il Dyrehavsbakken di Lyngby-Taarbæk Kommune, comune situato vicino a Klampenborg, quartiere a nord di Copenhagen, meglio conosciuto come Bakken, in cui è iniziata la storia del Congresso ardentemente voluto dal Professor Tribini che proprio a Bakken svolgeva il proprio lavoro. Il miracolo di Tribini è essere riuscito nell’impresa di riunire il congresso che ora conta centinaia di presenze, un’impresa che prima di essere accolta ha sicuramente dovuto fare i conti con l’eccentricità dei sogni dell’uomo, non per niente il primo Congresso dei Babbo Natale l’unico e solo partecipante fu lui. Nella manciata di giorni del Congresso, una grande quantità di persone, uomini e donne provenienti da ogni angolo del mondo appassionate della rinomata festa dicembrina, si riuniscono vestiti da Babbi Natale per riportare così in vita lo spirito natalizio con parate, giochi, sfilate, eventi, spettacoli e concerti. Non possono certamente mancare le tipiche birre di Natale ed ogni sorta di leccornia dolce o salata che si può trovare solo in tempi natalizi. A conclusione del singolare incontro all’insegna del divertimento e di un sano infantilismo che ridicolizza scherzando quei comportamenti estremamente rigidi e seri che troppo spesso inficiano adulti e ragazzi nei tempi presenti, l’imperdibile bagno finale nella spiaggia Bellevue che impone di tuffarsi rigorosamente in costume natalizio.

Tra bizzarrie e liberatorie buffonate che leggono in chiave moderna gli antichi retaggi delle mascherate e dei festeggiamenti sacro profani, l’appuntamento è ora per l’anno prossimo. Patria del senso del benessere accogliente e della pace casalinga dell’hygge, la Danimarca ha voluto ricreare e far conoscere al mondo questo sentimento tradizionale attraverso il Congresso, manifestazione interpretata come antidoto alle ansie della veloce epoca contemporanea che si accosta all’iniziativa del turismo rilassato che permette a quei visitatori che sentono il bisogno di rilassarsi dalla frenetica vita quotidiana di scoprire la deliziosa Odense, la città che ha dato i natali ad Hans Christian Andersen, le cui fiabe esprimono esattamente lo stile di vita hygge proprio del popolo danese.

Alessandro Pallara
Alessandro Pallara
Nasce a Ferrara nel marzo del 1996. Ha studiato sceneggiatura presso la Scuola Internazionale di Comics di Padova. Tuttora collabora come volontario supervisore del patrimonio artistico culturale con l'associazione Touring Club Italiano nella città di Bologna.

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