sabato, Aprile 20, 2024

Illya Poljanovskjj: la forza di non arrendersi mai

La speranza è una di quelle sfumature umane che ci tengono in vita. Ci permette di scorgere uno sprazzo di luce anche nel bel mezzo del buio più intenso. Mai come in questo periodo ci aggrappiamo a quel che potrebbe donarci il futuro. Ed è proprio a questo proposito che oggi vi parliamo di Illya Poljanovskjj. Un ragazzo che, nonostante la gravità della situazione corrente, non ha mai smesso di sognare e sperare.

Chi è Illya Poljanovskjj?

Ci troviamo a Ferrara. È proprio qui che questo ventunenne continua a coltivare una passione. Si tratta di un colore nuovo. Quello scaturito dalle sfumature di due diversi colori. Due passioni che apparentemente non hanno nulla a che vedere l’una con l’altra. Per fortuna che l’essere umano è un individuo complesso. Capace di trasformare la vita. Di coglierne alcuni aspetti facendoli propri. Mescolandoli. Facendo sì che nascano nuove essenze. Ebbene, è proprio il caso di Illya Poljanovskjj. Questo giovane adulto si allena per diventare un barista acrobatico. Unendo dunque i colori di cocktails e amari alla magia che si attua fluttuando sospesi in aria.

<<Le persone sono incuriosite e io spiego loro la mia attività. Dopo colazione esco e mi alleno 4 ore e mezza. A pranzo vado a lavorare al Bar Nuovo, in piazza  fino alle 18 quando chiudiamo il locale. Durante il lockdown in primavera mi esercitavo nel cortile della mia vecchia casa. Ora che posso scelgo luoghi spaziosi all’aperto>> Dichiara Illya ad AGI (Agenzia Giornalistica Italia). Ci troviamo dunque di fronte a una passione. Un’attività nella quale è necessario un duro allenamento al fine di perfezionarsi. Come qualsiasi altra pratica. Dobbiamo inoltre tenere in considerazione l’attuale condizione dei bar e di altri locali. Non possiamo di certo dimenticare le restrizioni a cui proprietari e dipendenti vanno incontro per motivi di sicurezza. Nonostante questo scenario disastroso, Illya non ha perso la speranza. Ha continuato a coltivare la sua passione. Sapendo che, presto o tardi, fiorirà. Dando i suoi frutti.

Uno sguardo al futuro

<<Bisogna tenere duro. Occorre sensibilizzare tutti al rispetto delle norme anti-Covid. Appena usciremo da questa emergenza sarà una grande festa. I locali rimarranno aperti fino a tardi, la gente ricomincerà a divertirsi senza aver paura del Covid. Il mio sogno è portare questa disciplina anche a Ferrara. Per questo mi alleno ore e ore. Quando mi sento sicuro e sempre con il permesso del mio capo provo qualche movimento anche nel mio bar. Faccio volare qualche cubetto di ghiaccio, lo shaker, la frutta>>. Il ragazzo non manca a precisare questo punto di vista all’AGI. Non si tratta, quindi, unicamente di speranze. Al contrario, il ragazzo alimenta la convinzione che, presto o tardi, questa situazione di sofferenza volgerà alla sua fine.

In fondo, è così che funziona la vita stessa. Tutto possiede un inizio e una fine. Un principio nel quale il tutto sembra ingente e burrascoso. Un divenire nel quale l’insieme dei fatti si affievolisce. E un epilogo. Nel quale ci si piega in un inchino sul palcoscenico. E infine, il sipario si chiude. E a prescindere dal un applauso o da un lancio di pomodori, non ci è consentito tornare indietro. Possiamo solamente fare tesoro di ciò che è stato. Ripercorrerlo nella nostra mente e trarne qualcosa di buono. In modo da poterlo utilizzare per il futuro. È proprio così che ha agito Illya Poljanovskjj. Riconoscendo il buio. E riorganizzandolo in maniera congeniale.

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