A quasi tre mesi dalla scomparsa di Philippe Daverio, Rizzoli ha pubblicato un suo nuovo libro. “Il vizio della curiosità” rappresenta chi era Philippe Daverio. E perché è stato tanto apprezzato durante questi anni. Un libro (ma anche un regalo) che va bene per tutti. Soprattutto adatto a ogni giorno dell’anno.
“Il vizio della curiosità“: perché è un regalo adatto a tutti?
“Il vizio della curiosità” di Philippe Daverio non è un libro nel senso classico del termine. Non vi troverete, infatti, una sola storia da leggere. Né è un saggio che si basa solo su un determinato argomento. È un insieme eterogeneo di nozioni e di temi di varia natura. Dall’arte alla storia. Dalle invenzioni alla vita di uomini celebri. Non solo uomini santi, però. Un modo insolito per far imparare e conoscere qualcosa di nuovo. Tuttavia, la vera particolarità del libro è il modo con cui veicola queste informazioni. A ogni giorno dell’anno corrisponde un’opera d’arte o un fatto storico. “Il vizio della curiosità” è una sorta di almanacco, quindi. Ideato proprio per stuzzicare la curiosità di chi lo legge. Sono proprio queste caratteristiche a renderlo un regalo adatto a tutti. Anche a chi non è avvezzo alla lettura.
“Il vizio della curiosità” è un bel libro e lo è in tutti i sensi
Come già accennato, “Il vizio della curiosità” può essere considerato una sorta di almanacco. Ogni giorno ci viene insegnato qualcosa di nuovo. Sollecitando così la nostra curiosità. Spingendoci poi ad approfondire l’argomento che è stato trattato. Inoltre, è un libro che si apprezza anche a livello estetico. Certo, spesso ci sentiamo dire: “Non si giudica un libro dalla copertina“. È altrettanto vero, però, che anche l’occhio vuole la sua parte. Uno dei punti forti di questo libro è proprio questo. Philippe Daverio è riuscito a unire al gusto estetico l’importanza della conoscenza. “Il vizio della curiosità” ricorda un po’ il suo autore. In un certo senso, ciò ce lo fa apprezzare ancora di più.
Chi è Philippe Daverio?
Philippe Daverio ha dedicato la sua vita alla sua passione più grande: l’arte. Daverio è stato uno storico e critico d’arte. Vi è stato qualcuno che non ha approvato queste definizioni. Questo perché Daverio non si è mai laureato. Cosa che non ha mai nascosto. Prima di tutto, però, Philippe Daverio è stato un divulgatore. Per anni, ha raccontato e spiegato l’arte in vari programmi televisivi. Basti pensare a “Passepourt“. Di cui è stato autore e conduttore per dieci anni. Dal 2001 al 2011. Daverio è stato anche editore. Nel 1981, infatti, è stata fondata la casa editrice Philippe Daverio Edizioni. Per non parlare, poi, del suo lavoro come gallerista. E del suo interesse per la politica. Per concludere, si potrebbe dire che Philippe Daverio è stato un uomo incredibilmente colto. Forse anche eccentrico. Un uomo che è riuscito, con la sua ironia, a portare l’arte nelle case degli italiani.
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