martedì, Marzo 19, 2024

Il vento è veicolo per il virus, così aumentano i contagi. Ecco lo studio che allarma

Coronavirus e distanza di sicurezza, in alcune situazioni Meteorologiche un metro non basta Le condizioni meteo possono essere determinanti per evitare il rischio di contagio da coronavirus. In particolare gli esperti hanno appurato che UN METRO di DISTANZA NON BASTA, specie in alcune precise condizioni meteo contraddistinte da vento, in particolare se è debole.

Un recentissimo studio appena pubblicato su Physics of Fluids (una rivista scientifica che tratta della fluidodinamica, fondata dall’American Institute of Physics e realizzata da AIP Publishing) analizza nel dettaglio il comportamento delle goccioline emesse da un soggetto che tossisce ed ha confermato che in condizioni meteo leggermente ventose la soglia di un metro potrebbe non essere sufficiente.

Mentre in assenza di ventilazione una persona che tossisce espelle droplets (le micro goccioline di saliva) alla distanza di circa un metro e dopo circa 49 secondi cadono tutte a terra (e di conseguenza non c’è più alcun pericolo), nel caso di vento a 4 km orari (quindi stiamo parlando di una normale brezza) le goccioline possono spostarsi fino a 6 metri in soli 5 secondi, mentre alla velocità di 15 km orari i droplets arrivano addirittura a 6 metri in 1,6 secondi.

È stato dunque studiato il comportamento delle goccioline emesse da un soggetto che tossisce in tre situazioni:

1)assenza di vento

2) con vento leggero

3) con vento moderato/forte.

Gli autori, dell’Università di Nicosia a Cipro, si sono proposti di capire quanto siamo più o meno sicuri al variare delle condizioni meteorologiche di ventosità ed è emerso quanto segue.

1) Sicuri ad 1 metro di Distanza in ASSENZA di VENTO

Studiando la cinetica della nuvola di goccioline di saliva risultante da una tosse umana, hanno scoperto che anche soltanto 1 metro di distanza (la misura di distanziamento in vigore in Italia) è una soglia sicura, dato che dopo 49 secondi dal colpo di tosse tutte le goccioline non hanno superato la distanza orizzontale di 1 metro dalla bocca.

Altrettanto fondamentale è che le goccioline abbiano impiegato circa 15 secondi per scendere al di sotto del livello della vita di una persona, che è considerata una misura sicura (in verticale) tale da impedire agli astanti di inalare particelle infette.2) PERICOLO Fino a 6 metri di distanza se c’è vento leggero

L’esperimento ha poi misurato la dinamica della nuvola di goccioline di saliva in presenza di vento leggero a 4 km/h, per intenderci una debolissima brezza qualunque: in questo caso la distanza di 1 metro è completamente insufficiente perché le goccioline possono spostarsi fino a 6 metri di distanza in soli 5 secondi.
3) Di nuovo al SICURO Con vento moderato/forte grazie a maggior dispersione

Con la velocità del vento che aumenta a 15 km/ h o più, per intenderci qualche colpo di vento più forte o una brezza sostenuta, le cose cambiano. Le goccioline di saliva, infatti, si allontanano più velocemente e in soli 1,6 secondi si disperdono. 

Infine l’evaporazione è accompagnata da una riduzione di massa delle goccioline di saliva. La nuvola si allunga rimanendo più alta, con goccioline di saliva al di sopra dell’altezza della bocca, pertanto sebbene il vento trasporti più facilmente le particelle, se sufficiente forte queste di disperderanno evaporando.


Distanza vento

Distanza vento

Leonardo Pietro Moliterni
Leonardo Pietro Moliterni
Presidente dell'Associazione L'Ancora Capo Redattore Responsabile ma sono soprattutto giornalista, foto reporter e video reporter. Realizzo reportage e documentari in forma breve, in Italia e all'estero. Ho sposato Periodicodaily.com e Notiziedaest.com ed è un matrimonio felice. Racconto storie di umanità varia, mi piace incrociare le fragilità umane, senza pietismo e ribaltando il tavolo degli stereotipi. Per farlo uso le parole e le immagini. Sono un libero giornalista indipendente porto alla luce l'informazione Nazionale e Estera .. Soprattutto Cronaca, Meteorologia, Sismologia, Geo Vulcanologia, Ambiente e Clima.

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