“Il Traditore”: la storia di Tommaso Buscetta rivive sul grande schermo

"Il Traditore" è un film interamente incentrato su una vicenda cruciale per la storia italiana: le confessioni del pentito di mafia Tommaso Buscetta, e le numerosissime condanne che ne sono derivate.

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“Il Traditore” è un film del 2019 diretto e sceneggiato da Marco Bellocchio, di genere biografico e drammatico. Il cast vede Pierfrancesco Favino nel ruolo del protagonista Tommaso Buscetta, mentre per il resto include nomi meno noti come Maria Fernanda Cândido, Fabrizio Ferracane e Luigi Lo Cascio. Il film tratta totalmente di vicende reali, riguardanti il pentito di mafia Tommaso Buscetta, il giudice antimafia Giovanni Falcone ed altre note personalità mafiose come Totò Riina, Pippo Calò e Giuseppe Greco “Scarpuzzedda”.

TRAMA: Tommaso Buscetta è latitante da anni in Brasile quando un clan rivale di Cosa Nostra, i Corleonesi di Totò Riina, inizia ad ammazzare uno dopo l’altro tutti i membri della sua famiglia. In questa situazione già di per sé delicata, Buscetta viene arrestato dalla polizia brasiliana ed estradato in Italia dopo alcune brutali confessioni: qui incontrerà il giudice Giovanni Falcone, il quale riuscirà a convincerlo a collaborare con lo Stato. Ne seguirà una lista interminabili di confessioni e processi, che porterà numerossime persone dietro le sbarre, ma non in maniera indolore per Buscetta e la sua famiglia.

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VALUTAZIONE: diretto in maniera magistrale ed interpretato egregiamente dagli attori coinvolti, “Il Traditore” è un film semplicemente sublime. La ricostruzione storica è assolutamente fedele alla realtà dei fatti, la scrittura del film è impeccabile ed a ciascun personaggio noto è assegnato un attore che riesce ad incarnarlo molto fedelmente. Favino in particolare riesce a trasfigurarsi, a trasformarsi per davvero in Buscetta, portando a termine una delle sue migliori interpretazioni in assoluto. La cinepresa di Bellocchio rappresenta molto efficacemente il contesto storico e sociale in cui i fatti si sono svolti: la brutalità e la cattiveria tipiche della malavita arrivano quasi senza filtro alcuno allo spettatore, che si ritroverà spiazzato davanti all’assenza di reali valori e morarità che si nasconde dietro la mafia. Molto interessanti anche le scelte di regia eseguite in alcune tappe storicamente importantissime, come l’estradizione di Buscetta, la fine del maxiprocesso e la morte di Falcone.

Di seguito il trailer.