lunedì, Ottobre 7, 2024

Il Tempio di Valadier – Una piccola guida

Il piccolo tempio di Valadier è una gemma unica nel suo genere, incastonato in uno scenario naturale incredibile. Situato nelle Marche, precisamente nel comune di Genga, questo luogo sacro si trova all’interno di una grotta – come altre chiese nelle rocce in Italia – che unisce spiritualità, fiaba e avventura.

Il tempio di Valadier che si affaccia tra le rocce
Il tempio di Valadier che si affaccia dalla grotta

Informazioni e Orari

Dove si trova

Il tempio si trova nel comune di Genga, all’interno del Parco Naturale Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi. Non distante dalle più famose Grotte di Frasassi e dall’affascinante Abbazia di San Vittore alle Chiuse.

Coordinate GPS – Latitudine: 43.4028404 Longitudine: 12.9543373

Posizione Tempio Valadier su Google Maps –> Clicca Qui!

Orari

Generalmente, se non in casi straordinari, il tempio come del resto il santuario, sono visitabili e aperti tutto l’anno. Sempre accessibili a tutte le ore del giorno.

Ad ogni modo, prima di visitare il tempio – specialmente nei mesi invernali – suggeriamo di visitare la pagina facebook della Pro Loco di Genga sempre molto attiva, di dare un occhio alla pagina del Fondo Ambientale Italiano relativa al tempio e anche al sito ufficiale del Parco naturale regionale della Gola della Rossa e di Frasassi.

Uno scorcio del tempio di Valadier e del Santuario
Un suggestivo scorcio della grotta con il Santuario Benedettino sulla sinistra ed invece sulla destra il tempio di Valadier tra le rocce

Come raggiungere il Tempio di Valadier

Più o meno a metà della strada che congiunge Genga alle Grotte di Frasassi vi è un parcheggio con un cartello “Presepe Vivente“. Fermatevi lì e troverete di lato dello stesso parcheggio, una statua di Leone XII, una piccola area di sosta e l’inizio di un percorso in salita (vedi foto qui sotto).

La statua di Leone XII, l’area di sosta e l’inizio del percorso

Posizione parcheggio Santuario Madonna di Frasassi su Google Maps –> Clicca Qui!

Questo sentiero pavimentato porta direttamente al Santuario della Madonna di Frasassi e di conseguenza al Tempio di Valadier. Accessibile con passeggini e carrozzine – anche se queste ultime devono affrontare una faticosa e ripida salita – questo sentiero immerso nella natura, sale per 700 metri caratterizzati da una pendenza decisamente importante. Quindi vi suggeriamo di portare con voi molta acqua, specialmente nei mesi più caldi.

La via verso il Santuario
Il percorso che porta direttamente al Tempio e al Santuario.

Alla fine di questa salita raggiungerete l’area nella quale troverete subito alla vostra sinistra, dentro alla grotta, il Tempio di Valadier e proseguendo poco più avanti il Santuario costruito nella roccia.

Il tempio di Valadier
Il Tempio di Valadier in tutto il suo fascino – Credit: foto di Federico Giustini treeaveller.it

Tempio di Valadier – La sua storia

Il tempio di Valadier è uno di quei luoghi capace di regalare a chi lo visita uno scenario ascetico e spirituale che allo stesso tempo sa di avventura e scoperta. Immerso nella natura selvaggia del parco naturale di Gola Rossa e Frasassi, questo piccolo gioiello si trova all’interno di una cava utilizzata un tempo, come rifugio degli abitanti della zona in caso di invasioni o guerre.

Attraverso i secoli, questa zona nel comune di Genga è divenuto un luogo di grande importanza spirituale, un luogo di rifugio per i peccatori e di ascesi per gli eremiti. Non solo per il piccolo tempio, ma anche e soprattutto per la presenza dell’eremo Benedettino, il Santuario di Santa Maria Infra Saxa, o Santa Maria di Frasassi, situato a pochi metri dalla cava e parzialmente costruito in essa.

Un dettaglio della Vergine col bambino contenuta nel Tempio di Valadier
La riproduzione della Vergine col Bambino all’interno del tempio. La statua originale è attribuita alla bottega di Antonio Canova

Il Tempietto di Valadier prende il nome dal suo architetto, Giuseppe Valadier. Questa piccola costruzione in stile neoclassico è stata commissionata da Papa Leone XII – il quale era nativo di Genga – e fu completata nel 1828. Questo tempio di forma ottagonale – una scelta progettuale che richiama la simbologia cristiana legata alla resurrezione – ha una cupola lastricata in piombo e le sue mura sono realizzate con un particolare tipo di travertino proveniente dalle vicine Grotte di Frasassi.

All’interno di questo piccolo luogo sacro è possibile trovare un magnifico altare in alabastro e la replica di una statua della Vergine con il Bambino. L’originale realizzato in marmo di Carrara, è conservato nel museo d’arte di Genga, dove gli esperti sostengono di trovarci di fronte ad un’opera della bottega di Antonio Canova, se non addirittura di un capolavoro dello stesso maestro.

Francesco Plaino
Francesco Plainohttp://www.bloggincoach.it
Libero pensatore a tempo pieno. Quando non mi trovo a vagare tra i miei pensieri, mi occupo di formazione finanziata e aziendale, di coaching e ultimamente mi sto interessando al content writing e indirettamente a tutto ciò che contiene parole.

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